Ilva: Vendola, un impianto sostenibile? È possibile

Immagine associata al documento: Ilva: Vendola, un impianto sostenibile? È possibile "La vicenda giudiziaria segna una svolta culturale per tutta la città di Taranto, ma soprattutto sta determinando un sommovimento nella coscienza operaia".
In un'intervista oggi al quotidiano il Manifesto, Nichi Vendola non ha dubbi: "è un bene che Taranto si sia posta il tema ambientale, ma nello stesso tempo esso va conciliato con quello del lavoro. Un'Ilva sostenibile è possibile, e in parte, c'è già".

"L'ordinanza della magistratura - prosegue il leader di Sel - segna una svolta culturale: è come se da tante vicende, inchieste e drammi stia determinandosi nell'opinione pubblica e anche nella cultura del diritto un vero e proprio congedo dall'epoca in cui la salute e l'ambiente non avevano un peso specifico rispetto al primato pesantissimo del profitto e della crescita economica. Ma soprattutto accade qualcosa di importante dentro la fabbrica, cambia la coscienza operaia".

"Quella degli operai - prosegue - è una sorte paradossale e di solitudine: si sentono assediati dal cancro e insieme dalla povertà. Quei veleni sono sedimentati da un più di un secolo di industrializzazione selvaggia, e una bonifica adeguata sarà molto lunga. Devi affrontare i problemi del passato, con cicli di bonifiche, e quelli del futuro, fare in modo che non si inquini più. I magistrati hanno spiegato che l'ordinanza non spegne la fabbrica, ma apre un percorso che arriva al sequestro di tutta l'area a caldo. Ma in realtà sta annunciando l'esito che si avrà qualora l'azienda non mostrasse di saper interloquire con la procura per la rimozione dei fattori inquinanti".
La procura insomma può rivalutare e riformare il provvedimento.

Da "IlPaeseNuovo.it" del 29 luglio 2012

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Data Pubblicazione sul portale: 31 Luglio 2012
Fonte: Il Paese Nuovo.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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