Vendola: è possibile un impianto ecosostenibile

Immagine associata al documento: Vendola: è possibile un impianto ecosostenibile «La vicenda giudiziaria segna una svolta culturale per tutta la città di Taranto, soprattutto sta determinando un sommovimento nella coscienza operaia».
Nichi Vendola non ha dubbi e lo dice in un'intervista: «è un bene che Taranto si sia posta il tema ambientale, ma nello stesso tempo esso va conciliato con quello del lavoro. Un'Ilva sostenibile è possibile, e in parte, c'è già.

La consapevolezza -afferma- è arrivata prima nella cittadinanza, poi ha varcato i cancelli. Quella degli operai è una sorte paradossale e di solitudine: si sentono assediati dal cancro e insieme dalla povertà. Tantissimi operai giovani hanno padri che hanno lavorato all'Ilva e sono morti di tumore. Quei veleni sono sedimentati da un più di un secolo di industrializzazione selvaggia, e una bonifica adeguata sarà molto lunga.
Ricordiamoci che l'Ilva è la più grande fabbrica italiana e il più grande siderurgico di Europa. Taranto è dentro l'Ilva, e non il contrario. Devi affrontare i problemi del passato, con cicli di bonifiche, e quelli del futuro, fare in modo che non si inquini più. I magistrati - aggiunge Vendola - hanno spiegato che l'ordinanza del gip non spegne di fatto la fabbrica ma apre un percorso che arriva al sequestro di tutta l'area a caldo. Ma in realtà sta annunciando l'esito che si avrà qualora l'azienda non mostrasse di saper interloquire con la procura per la rimozione dei fattori inquinanti».

«La procura - continua il presidente della regione Puglia - insomma può rivalutare e riformare il provvedimento. Tra l'altro sono scelte che influiranno molto anche sugli altri grossi siti industriali: Eni, Enel, Cementir. Qualcuno forse pensa di poter riconvertire il Sud in pastorizia e artigianato ma io credo che la riconversione ecologica non può essere un esodo dalla storia industriale del Paese. Il futuro di Taranto - conclude Vendola - è stato affrontato dalla Regione, con una svolta normativa e culturale: abbiamo agito per diminuire diversi inquinanti, in un quadro legislativo nazionale praticamente assente e negli anni difficili della crisi. L'Ilva si è sempre sentita aggredita da Regione e Arpa, Confindustria è stata durissima con noi, e noi non mai bonari come interlocutori».

Da "Corriere del Giorno.com" del 30 luglio 2012

Leggi l'articolo sul web       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 31 Luglio 2012
Fonte: Corriere del Giorno.com
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 52 volte