Ilva, inizia la settimana più calda. Dalla Chiesa ai sindacati fino alle associazioni, parte la grande mobilitazione di solidarietà. Ma torna l'incubo dei blocchi. La tregua apparente decisa da lavoratori e sindacati per le manifestazioni legate al sequestro degli impianti dell'area a caldo del Siderurgico potrebbe rompersi anche oggi. A Taranto il Consiglio comunale di Taranto ha all'ordine del giorno anche la discussione sulla vicenda Ilva. I lavoratori lo hanno già fatto intendere esplicitamente un paio di giorni fa incontrando in strada il sindaco, Ezio Stefano: se il Comune non dovesse adottare decisioni concrete per salvaguardare i posti di lavoro degli oltre 11mila dipendenti diretti del Siderurgico, in Consiglio comunale sarà bagarre. Per l'intera città che si preannuncia una settimana cruciale, e un mese di agosto tutt'altro che di vacanze.
IL LAVORATORI IN CONSIGLIO - Una delegazione di alcune decine di lavoratori dell'Ilva partecipa alla riunione dell'assemblea cittadina. La riunione era stata convocata per le 9 ma nell'arco di due ore si sono succedute riunioni di tutti gruppi consiliari prima, e poi solo di quelli di maggioranza, per definire un documento unitario da sottoporre all'approvazione del consiglio. A quanto si è saputo, però, l'accordo non è stato raggiunto e il documento avrà il solo appoggio della maggioranza di centro sinistra. SCIOPERO DI DUE ORE IN FABBRICA - Dal punto di vista dell'ordine pubblico, oggi a Taranto è una giornata tranquilla: i lavoratori hanno ripreso la normale attività in fabbrica mantenendo solo due ore di sciopero per ogni turno e non vi è traccia dei blocchi stradali, che dopo le proteste della settimana scorsa sono stati tolti sabato. C'è inoltre attesa per eventuali decisioni che potranno scaturire da un incontro che - secondo quanto si è appreso - dovrebbe essere avvenuto in mattinata tra il procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola, e rappresentanti aziendali dell'Ilva. FERRANTE DAGLI INQUIRENTI - ll presidente dell'Ilva Bruno Ferrante avrebbe dovuto sempre oggi incontrare gli inquirenti, si pensava per prospettare i primi interventi per limitare le emissioni inquinanti dei sei reparti finiti sotto accusa. Una sorta di approccio per giungere a un cronoprogramma per abbattere gli effetti devastanti dei provvedimenti giudiziari. In ballo ci sono commesse da mezzo mondo. La proprietà quindi sarebbe pronta a stilare un calendario di interventi costruito sulle emergenze evidenziate nella corposa ordinanza di sequestro firmata dal gip Patrizia Todisco. Dalla procura, però, avevano precisano: "Nessuna trattativa". L'incontro tra Ferrante e il procuratore generale di Lecce, Giuseppe Vignola, è stato spostato a data da destinarsi. Ferrante aveva chiesto di essere ascoltato come persona informata sui fatti, ma l'incontro è stato rinviato per "impegni sopravvenuti". I TENICI NOMINATI DAL GIP - Nel frattempo a Taranto si starebbero per insediare i custodi amministrativi nominati dal gip, Patrizia Todisco, ai fini dell' esecuzione del provvedimento di sequestro emesso nei giorni scorsi e non ancora eseguito. La notizia, che non ha ancora conferme ufficiali, ha creato delusione e agitazione tra i lavoratori dell'Ilva. Questi infatti speravano che in attesa del pronunciamento del Tribunale del Riesame, che venerdì prossimo dovrà decidere sulla richiesta di scarcerazione dei dirigenti e sul provvedimento di sequestro, venisse di fatto sospesa qualunque attività preparatoria dell'effettiva chiusura del siderurgico. [...] Da "La Repubblica Bari.it" del 30 luglio 2012 Leggi l'articolo sul web - |