È la punta di diamante di un sistema che, nel rinnovarsi, ha saputo beneficiare degli incentivi regionali - Eccellenze in campo sanitario, medico e automotive.
Chi per la Puglia ha in mente un futuro di solo turismo, agro-alimentare di qualità e logistica, vede soltanto una parte del più complesso quadro dell'economia regionale: l'industria ha ancora un ruolo centrale per le sorti del locale tessuto produttivo, soprattutto quando innova.
Dall'aerospazio all'automotive, dalla robotica alla radio-farmaceutica l'hi-tech vede crescere gli investimenti a dispetto della crisi del manifatturiero che senza dubbio si fa sentire.
«Sono sempre più numerose - spiega
Federico Pirro, docente di Storia dell'Industria all'Università di Bari - le imprese in tutti i comparti che hanno compiuto innovazioni di processi, prodotti e organizzazione per migliorare la propria competitività. Ciò è accaduto anche grazie agli incentivi arrivati dalla Regione per favorire le innovazioni, a valere sui fondi comunitari per il 2007-2012». E i risultati si vedono: quella del Tavoliere, secondo Pirro, «sta diventando una delle economie industriali più forti del Mediterraneo che compete con successo con aree altrettanto industrializzate europee, nordafricane e mediorientali». [...]
Da "Il Sole 24 Ore - Rapporto Puglia" del 30 maggio 2012 (pag. 52)
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