EUROMED: Opportunità per il Dialogo Euromediterraneo

  Il Portogallo ritiene che il suo periodo presidenziale dell'UE "coincida con un momento unico" nell'area mediterranea, tenendo conto "delle opportunità che non possono essere ignorate" e "auspica di contribuire e partecipare attivamente" al successo del processo Euomed.
A tal fine è prevista una conferenza dei ministri degli Esteri per il 5/6 novembre prossimi in Portogallo. Una riunione degli alti funzionari dei 37 paesi impegnati nel processo si è tenuta, invece, il 6/7 settembre a Bruxelles per fare il punto su tutti i dossier sui quali i ministri degli Esteri lavoreranno. I colleghi per l'Economia e le Finanze erano riuniti il week-end scorso a Porto. I ministri del Commercio prevedono di riunirsi il 21 ottobre a Lisbona e i ministri incaricati delle Questioni migratorie il 19 novembre. Diverse riunioni preparatorie a livello degli esperti e degli alti funzionari sono programmate nell'intervallo.
L'obiettivo è secondo la presidenza portoghese di imprimere, prima della riunione dei ministri degli Esteri "un nuovo slancio al processo di Barcellona" e di "tracciare le linee direttrici del Programma di lavoro" per il 2008. Ai primi di settembre gli alti funzionari avevano anche sollevato la situazione in Medio Oriente a favore di un dibattito considerato "franco aperto e fruttuoso in uno spirito di reale partnership" dal rappresentante della presidenza.

Béatrice Patrie, eurodeputata socialista francese, presidentessa della delegazione parlamentare europea per la cooperazione con il Mashraq e membro dell'APEM [Assemblea Parlamentare EuroMediterranea], appoggia il progetto di Unione mediterranea lanciato dal presidente francese Nicolas Sarkozy. Il processo di Barcellona presenta un "bilancio nero" e si chiede, contrariamente al suo gruppo politico e ad altre famiglie politiche del Parlamento europeo, di cui il PPE, se non valga la pena esplorare tale iniziativa.
Bisognerebbe, evitare di "rimuginare all'infinito il discorso compiacente sulle buone intenzioni dell'Europa in mediterraneo e prendere tutte le precauzioni oratorie del caso per dire che la partnership euromediterranea non ha soddisfatto tutte le speranze che aveva fatto nascere".
L'UM avrà bisogno di "dotarsi di un obiettivo ambizioso quasi utopistico come lo era il progetto dei padri dell'Europa". La Patrie suggerisce tuttavia di limitarla in un primo tempo a un "nocciolo fondatore" con il quale si stabilirà "una integrazione politica più forte del partenariato euromediterraneo". Ciò coprirebbe i paesi rivieraschi del Mediterraneo nel nord, nel sud.
Dal punto di vista economico, secondo la Patrie bisogna "ripensare la questione dello sviluppo. La costituzione di libero scambio" entro il 2010 le appare improbabile. L'UM "farebbe bene a preoccuparsi anche dei reinvestimenti, dei prodotti finanziari dell'immigrazione". La creazione di un organismo di tipo "Cassa dei depositi che garantisca questi trasferimenti sarebbe indispensabile".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 18 Settembre 2007
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sportello Europa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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