Il contributo alle esportazioni proveniente dalle imprese piccole e medie è pari al 50% del totale, un valore che nei settori tradizionali del Made in Italy è prossimo al 70%. E' quanto emerge dalla ricerca, realizzata dal
Centro Studi Cna in collaborazione con il
Centro TeDIS della Venice International University e presentata a Roma nel corso del Convegno di Cna Industria "L'export trainato dai piccoli. La ripresa fuori dai confini".
Lo studio mette in evidenza il contributo all'export italiano delle piccole e medie imprese che troppo spesso viene sottostimato e cerca di orientare le scelte della politica nella fase di rivisitazione del sistema di promozione all'estero per potenziare l'inserimento delle piccole imprese nella catena del valore internazionale.
L'adozione di modelli e strumenti innovativi di promozione, secondo la Cna, può aumentare considerevolmente il numero delle imprese esportatrici e la quota di fatturato realizzato sui mercati esteri, con positivi effetti sulla crescita del Pil.
"Occorre orientare l'intervento delle istituzioni e degli altri soggetti deputati alle politiche di internazionalizzazione - spiega Giorgio Tabellini Presidente di Cna Industria - a favore di quelle imprese che, indipendentemente dalla dimensione, hanno disponibilità, voglia e capacità di entrare in un mercato globale, il che significa esportare, produrre all'estero e distribuire prodotti italiani, facendo crescere di conseguenza anche il nostro PIL".
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ricerca "Le PMI e la sfida dell'internazionalizzazione"
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