Le Regioni chiedono un confronto con il Governo sulla riforma del mercato del lavoro e gli ammortizzatori sociali. ''Aspettiamo che arrivi una convocazione dal ministro del lavoro Elsa Fornero'', dice il coordinatore degli assessori al lavoro per la Conferenza delle regioni, l'assessore della Regione Toscana Gianfranco Simoncini. L'assessore, insieme al collega della Regione Lombardia, Gianni Rossoni, ha già incontrato nelle scorse settimane il ministro del fondo per il lavoro dei disabili.
Nei giorni scorsi, peraltro, il presidente della conferenza delle regioni Vasco Errani ha scritto al ministro Fornero sottolineando le necessità di convocare un incontro con le regioni, ''così da avviare il necessario confronto istituzionale su materie sulle quali le regioni esercitano competenze legislative e amministrative".
Mercoledì 1 febbraio Simoncini incontrerà anche i sindacati. "Le Regioni sono competenti in materia di politiche attive sul lavoro - spiega Simoncini - e attendono di essere coinvolte per discutere questa complessa partita. Il governo presenti una proposta: noi siamo disponibili ad ascoltare e a discutere". In agenda ci sono diversi temi: oltre all'apprendistato, anche il finanziamento della cassa integrazione in deroga, oltre a tutta la partita della riforma del mercato del lavoro. A questo proposito, Simoncini smentisce che alcune Regioni si apprestino a varare aiuti regionali, ovvero a provare una nuova formula pagando, ai lavoratori che perdano il lavoro, i costi del ricollocamento e dei servizi di riqualificazione mirati. Le regioni dal 2009 finanziano al 30% la cassa integrazione in deroga; dal 2011 è stato siglato un nuovo accordo biennale che prevede che la quota di finanziamento, da parte delle Regioni, salga al 40%. "Le regioni, che sulle politiche passive del lavoro non hanno competenza - afferma l'assessore - mettono tuttavia il 40% delle risorse necessarie e continueranno a farlo fino al 31 dicembre di quest'anno. Tuttavia anche di questo argomento bisognerà discutere, per assicurare la copertura a tutti i lavoratori".
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