Liberalizzazioni: il Decreto Legge in Gazzetta Ufficiale

Immagine associata al documento: Liberalizzazioni: il Decreto Legge in Gazzetta Ufficiale "Il governo nella riunione del Consiglio dei Ministri del 20 gennaio scorso ha approvato un pacchetto di riforme strutturali per la crescita. Le riforme - si legge in un comunicato della Presidenza del Consiglio - mirano a rimuovere due grandi vincoli che hanno compresso per decenni il potenziale di crescita dell'Italia: l'insufficiente concorrenza dei mercati e l'inadeguatezza delle infrastrutture".
IL D.L.: "Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitività" è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Serie Generale n. 19, del 24 gennaio 2012.
"Il Decreto legge rinominato dal presidente del Consiglio Monti "Cresci Italia" - prosegue il comunicato di Palazzo Chigi - consentirà nel breve periodo, di traghettare l'economia nazionale fuori dalla spirale recessiva e possibilmente, nel medio/lungo periodo, di allinearla ai ritmi di crescita dei partners europei e internazionali. Il provvedimento si basa su due pilastri: crescita ed equità.
Il primo, e più importante, pilastro è quello che dà il nome al decreto: la crescita. Nel decreto la crescita economica è stimolata anzitutto con l'eliminazione dei vincoli burocratici (nulla osta, autorizzazioni, licenze) che oggi ostacolano l'avvio delle attività d'impresa. La promozione della crescita si accompagna all'innovazione. Si compie cioè un passo decisivo in direzione di un risultato lungamente invocato e mai portato a compimento: la valorizzazione del merito delle giovani generazioni. Premiando le capacità innovative, l'intraprendenza, la lungimiranza e la preparazione - in una parola: il merito. Ai giovani sono dedicate le norme volte a facilitarne l'ingresso sul mercato del lavoro, consentendo loro di svolgere tirocini finalizzati all'iscrizione negli albi professionali già durante l'ultimo biennio di studi, prima del conseguimento della laurea specialistica o magistrale. Sempre alle nuove generazioni si rivolgono le novità in tema di università, dove si potenzia il sistema di valutazione degli atenei e, in particolare, i risultati ottenuti dalle università nella didattica e nella ricerca. Il decreto apre alla concorrenza in materia di trasporti. Di significativo rilievo le misure assunte sul fronte infrastrutturale, che consentiranno di aprire nuovi cantieri e creare nuova occupazione, anche nel settore dell'edilizia. In particolare, si semplifica l'attività delle imprese, anche attraverso il coinvolgimento di capitali privati mediante innovativi strumenti finanziari come i project bond.
Spazio anche a misure importanti per il settore dei trasporti, a favore della portualità, della nautica e dell'autotrasporto. Quanto ai Taxi, si è stabilito di affidare l'analisi dei fabbisogni all'Autorità dei Trasporti che dovrà svolgere un'attenta istruttoria città per città, sentiti i Sindaci, per capire se è necessario aumentare il numero delle licenze.
Il secondo pilastro, quello dell'equità, è complementare rispetto al primo. Cresci Italia dà spazio alla concorrenzialità e, nuovamente, al merito. L'apertura al mercato, incidendo in modo diretto sulle politiche aziendali delle imprese (quelle di grandi dimensioni, ma anche quelle piccole) è in grado di determinare una sensibile riduzione dei prezzi, con vantaggi evidenti per i consumatori. A tutela dei consumatori sono previste anche misure che incentivano la trasparenza e la semplificazione. Si tratta, anzitutto, dei nuovi provvedimenti che aboliscono le tariffe professionali. Sono, inoltre, comprese le norme che impongono un regime di trasparenza rafforzato in tema di clausole vessatorie.

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Data Pubblicazione sul portale: 26 Gennaio 2012
Fonte: Regioni.it - Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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