Lavoro: Istat, in 10 anni 2,6 milioni di occupati in più

Immagine associata al documento: Lavoro: Istat, in 10 anni 2,6 milioni di occupati in più Oltre 2,6 milioni di occupati in più in dieci anni e circa 900.000 disoccupati in meno. Dal 1997 al 2006 - secondo il volume dell'Istat sulle forze di lavoro media 2006 appena pubblicato - l'occupazione negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio boom segnando nel 2006 un numero di occupati pari a 22.988.000 in crescita di 2.660.000 rispetto ai 20.384.000 del 1997 (anno in cui è entrato in vigore il pacchetto Treu).

Il boom è stato possibile soprattutto grazie all'occupazione femminile che ha contribuito alla crescita con quasi 1,7 milioni di persone. Per gli uomini l'aumento dell'occupazione nel decennio è stata pari a 1.022.000 persone.

I disoccupati sono diminuiti dai 2.584.000 del 1997 ai 1.673.000 del 2006, sempre in media d'anno, grazie a un calo di 479.000 disoccupati tra le donne e 431.000 tra gli uomini. In crescita anche le forze di lavoro in generale (la somma tra gli occupati e coloro che sono alla ricerca di un impiego) passati complessivamente da 22.968 del 1997 a 24.662 nella media 2006.

L'aumento dell'occupazione è stata dovuta quasi esclusivamente alla crescita del lavoro dipendente: se infatti i lavoratori indipendenti sono cresciuti tra il 1997 e il 2007 di 142.000 unità (da 5.931.000 a 6.073.000, un dato inferiore al 3%) quelli dipendenti hanno registrato un incremento di 2.462.000 unità (da 14.453.000 a 16.915.000) con un balzo complessivo in dieci anni di oltre il 17%. Nel 2006 su quasi 17 milioni di lavoratori dipendenti totali 14.693.00 risultavano avere un contratto a tempo indeterminato mentre 2.222.000 avevano un contratto a termine. I lavoratori con posto "fisso" sono prevalentemente uomini (8.629.000 contro 6.064.000 donne) mentre le percentuali si ribaltano nei contratti a termine. I dipendenti a tempo determinato infatti sono 1.135.000 donne e 1.088.000 uomini.

L'occupazione è cresciuta nell'ultimo decennio prevalentemente nel Nord Ovest (di 815.000 unità, da 6 milioni di occupati a 6,8 milioni) ma segnali positivi si sono registrati anche al Sud con il passaggio dal 1997 al 2006 da 6.031.000 a 6.516.000 occupati e una crescita di quasi 500.000 unità). Oltre 100.000 unità di lavoro in più nel Sud si sono registrate solo nel periodo tra il 2005 e il 2006. Al Centro anche si è registrato un boom di occupazione con 757.000 posti di lavoro in più mentre nel Nord Est la crescita è stata di 557.000 unità. Nel Sud a causa del calo delle forze di lavoro (in parte dovuto all'effetto scoraggiamento) nel decennio si è registrato un calo della disoccupazione di 497.000 persone, superiore all'aumento del numero degli occupati.

Il tasso di disoccupazione complessivo è sceso dall'11,3% del 1997 al 6,8% del 2006 (nel Mezzogiorno è diminuito dal 18,9% al 12,2%). Il tasso di attività complessivo tra i 15 e i 64 anni è cresciuto in dieci anni dal 59% al 62,7%. Sono aumentati soprattutto i lavoratori nei servizi (da 12.748.000 a 15.080.000) ma un aumento significativo si è avuto anche nelle costruzioni (da 1.516.000 a 1.900.000) mentre l'industria in senso stretto è cresciuta lievemente, da 4.988.000 a 5.026.000.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 28 Agosto 2007
Fonte: ItaliaLavoro
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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