Investimenti Diretti Esteri e occupazione nei Paesi in Via di Sviluppo

Immagine associata al documento: Investimenti Diretti Esteri e occupazione nei Paesi in Via di Sviluppo Secondo il World Investment Report 2011, presentato nei giorni scorsi dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD), nel corso del 2010 il flusso totale di Investimenti Diretti Esteri (Foreign Direct Investments - FDI) a livello mondiale ha subito una crescita molto modesta (+5%), rimanendo ben al di sotto dei livelli pre-crisi e del picco raggiunto nel 2007, quando si toccò la cifra di 1.971 miliardi di dollari.
A livello territoriale i FDI, che rappresentano gli investimenti di lungo periodo effettuati in un singolo paese da imprese straniere che operano a livello transnazionale, si sono concentrati principalmente nei paesi in via di sviluppo (PVS), che nel 2010 hanno assorbito oltre la metà dei flussi globali. Parallelamente sta crescendo l'incidenza degli FDI effettuati da imprese che operano in economie emergenti tanto che, ad oggi, paesi come Cina ed India si trovano nella classifica dei venti maggiori investitori a livello mondiale.

Continua a ridursi, tuttavia, il flusso di FDI diretto ai Paesi Meno Sviluppati (PMS), nei quali la distribuzione degli investimenti risulta fortemente squilibrata e si concentra principalmente in quelle nazioni dell'Africa sub-Sahariana ricche di risorse naturali, primo fra tutti il Ghana. In generale, dai dati del Rapporto emerge che i FDI diretti in Africa sono diminuiti del 9% nel corso del 2010, mentre quelli destinati all'Asia Meridionale ed Orientale sono cresciuti del 24%, raggiungendo i 300 miliardi di dollari.
Il settore economico che ha subito maggiormente il declino dovuto alla crisi economica è stato quello dei servizi (finanziari, alle imprese, ai trasporti ed alle comunicazioni), mentre i flussi di FDI destinati ai comparti alimentare, delle bevande, del tabacco, della produzione tessile e dell'abbigliamento hanno fatto evidenziare una netta ripresa.

Il Rapporto UNCTAD si è concentrato, poi, sull'analisi dei meccanismi contrattuali maggiormente utilizzati dalle imprese transnazionali per investire in paesi stranieri, rilevando una forte crescita dei cosiddetti Non-equity modes (NEM), ossia quelle forme contrattuali più flessibili rispetto alle fusioni ed alle acquisizioni d'impresa, come la produzione conto terzi, l'esternalizzazione dei servizi, il franchising, la concessione di licenze, ecc.
Grazie ai NEM, le imprese locali ottengono un accesso diretto ai mercati internazionali e alle catene del valore globali, beneficiando dei trasferimenti di tecnologia e di competenze garantiti dalle imprese investitrici, che contribuiscono in tal modo alla crescita di lungo periodo delle economie nazionali.
L'impatto dei NEM sull'occupazione nei PVS, stando al Rapporto, è molto significativo: l'UNCTAD stima che tra i 18 ed i 21 milioni di lavoratori in tutto il mondo siano impiegati in imprese che operano grazie a contratti di tipo NEM, e l'80% di questi lavora in PVS o in economie in transizione.
L'utilizzo sempre più crescente dei NEM fa emergere, tuttavia, una serie di dubbi legati alla corretta applicazione dei principi e dei diritti fondamentali del lavoro (libertà di associazione sindacale ed effettivo riconoscimento del diritto alla contrattazione collettiva, abolizione di tutte le forme di lavoro forzato e di lavoro minorile, eliminazione di ogni forma di discriminazione nel lavoro), per ciò che riguarda in particolare le condizioni di lavoro e la stabilità dell'occupazione, visto che queste tipologie contrattuali sono spesso utilizzate in settori in cui la produzione è stagionale, la domanda è molto instabile ed il costo del lavoro è basso. Il Rapporto evidenzia, comunque, come tra le imprese transnazionali di tutto il mondo si stia diffondendo la pratica di imporre, alle imprese locali partner, regolamenti e codici di condotta, con l'obiettivo di promuovere le buone pratiche di gestione delle risorse umane e la corretta applicazione delle norme internazionali del lavoro.       -          
Sito di riferimento: http://www.unctad.org/
Data Pubblicazione sul portale: 28 Luglio 2011
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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