Istat: commercio con l'estero

Immagine associata al documento: Istat: commercio con l'estero Nel mese di maggio 2011 si registra una variazione congiunturale lievemente positiva (+0,1%) dell'export e di poco negativa (-0,3%) dell'import. Queste dinamiche derivano dalla contrazione dei flussi sui mercati extra Ue (-1% per l'export e -2,2% dell'import) e da un aumento sui mercati Ue (+1% e +1,3%, rispettivamente).

La crescita tendenziale di maggio rimane sostenuta sia per le vendite (+19,9%), sia per gli acquisti dall'estero (+18,9%). Questi andamenti consolidano, nei primi cinque mesi, una crescita tendenziale del 17,6% per l'export e del 21,7% per l'import, di maggiore intensità per gli scambi extra comunitari, che registrano incrementi superiori al 20%.

Rallenta a maggio la crescita tendenziale dei valori medi unitari, pari al 9% per l'import e al 5,7% per l'export, mentre risulta in accelerazione l'incremento dei volumi scambiati, particolarmente rilevante nel caso delle vendite all'estero (+13,6%) e meno intenso per gli acquisti (+9,2%).

Il disavanzo commerciale di maggio è stato di 2,4 miliardi di euro, in miglioramento rispetto ai mesi precedenti e quasi in linea con il mese di maggio 2010 (-2,3 miliardi). Il saldo della bilancia non energetica è positivo, pari a 2,8 miliardi e in progresso rispetto allo stesso mese dello scorso anno (2,1 miliardi di euro).
Il raggruppamento più dinamico è stato quello dei prodotti intermedi sia all'export (+21,7% in termini tendenziali) sia all'import (+27,1%); seguono i beni strumentali (+19,3% per l'export) e i prodotti energetici (+20,9% per l'import e +28,8% per l'export).
La consistente crescita dell'export a maggio è trainata dalle vendite di metalli di base e prodotti in metallo verso Germania, Svizzera e Francia, che spiegano 2,3 punti percentuali dell'aumento complessivo; articoli sportivi, giochi, strumenti musicali e medici, preziosi e altri prodotti verso la Svizzera (0,5 punti); macchinari e apparecchi verso gli Stati Uniti (0,4 punti).
L'aumento dell'import è determinato soprattutto dagli acquisti di gas naturale dalla Russia, di sostanze e prodotti chimici dal Belgio, di autoveicoli dalla Germania e di apparecchi elettronici e ottici dalla Cina.

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Data Pubblicazione sul portale: 15 Luglio 2011
Fonte: Istat-Istituto Nazionale di Statistica
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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