Commercio estero, Bonino: 'export record in Russia (+25,7%) e Cina (+23,9%)'

  "Il 2006 è stato un anno positivo per le nostre esportazioni sui mercati extra europei con una crescita a due cifre (+11.9%) e che ha visto, in particolare, nella Russia (+25,7%) e nella Cina (+23,9%) i principali mercati di sbocco per il made in Italy". È quanto afferma Emma Bonino, Ministro del Commercio Internazionale e delle Politiche Europee commentando i dati diffusi oggi dall'ISTAT sull'interscambio commerciale con i paesi extra-UE. "Rilevo in particolare" prosegue il Ministro "un elemento di trend incoraggiante: nella parte finale dell'anno, da settembre a dicembre, l'export è cresciuto più dell'import e questo ha permesso anche un lieve miglioramento della nostra bilancia commerciale". Per quanto riguarda i settori merceologici, il 2006 ha messo in evidenza la forza della nostra industria meccanica, il cui saldo (extra-UE) nelle macchine ed apparecchi è cresciuto di oltre 3,6 miliardi di euro, portandosi dai 22,3 miliardi del 2005 a 25,9 miliardi. "E' la conferma" - prosegue Bonino "che questo settore è in questa fase la punta di diamante del Made in Italy che innova e cresce sui mercati internazionali". Tra i settori tipici del Made in Italy, tengono pelli e calzature e registrano lievi miglioramenti i mobili e i prodotti derivati da minerali non metalliferi, laddove nel comparto tessile-abbigliamento la caduta dell' attivo resta rilevante, con un'ulteriore erosione di 900 milioni di euro nel 2006. Malgrado un saldo complessivo di segno negativo - scontato per effetto della bolletta energetica - il saldo attivo dei prodotti trasformati e manufatti si è ulteriormente incrementato rispetto al 2005 , a 32,6 miliardi di Euro. Un livello che rende l'Italia seconda solo alla Germania fra i Paesi UE per capacità di generare surplus manifatturiero. "I dati dell'anno che si è appena chiuso confermano" conclude il Ministro "da una parte la vitalità delle nostre imprese,ed un graduale ma costante miglioramento della performance sui mercati esteri del Made in Italy; dall'altra, che la nostra bilancia commerciale continua ad essere pesantemente penalizzata dalla bolletta energetica. Un dato, quest'ultimo, che attiene alla situazione strutturale di dipendenza del Paese da fonti energetiche tradizionali, e che il ritrovato vigore dell'export manifatturiero - di cui non posso che dichiararmi soddisfatta - non e' in grado riequilibrare nel breve periodo".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 29 Gennaio 2007
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Fonte: Ministero del Commercio Internazionale
Aree Tematiche: Internazionalizzazione, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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