Multinazionali, diritti umani e responsabilità sociale: le nuove Linee Guida dell'OCSE

Immagine associata al documento: Multinazionali, diritti umani e responsabilità sociale: le nuove Linee Guida dell'OCSE Nel Corso della Riunione Ministeriale dell'OCSE che si è svolta a Parigi il 25 maggio, 42 governi (i 34 paesi OCSE, insieme a Argentina, Brasile, Egitto, Lettonia, Lituania, Marocco, Perù e Romania) hanno deciso di adottare la nuova versione aggiornata delle Linee Guida OCSE per le Imprese Multinazionali, con l'intento di promuovere la diffusione di una condotta aziendale ancora più responsabile.
Le Linee Guida OCSE, adottate nel 1976 e aggiornate già altre tre volte, rappresentano, insieme alla Dichiarazione Tripartita di Principi sulle Imprese Multinazionali e la Politica Sociale dell'ILO, uno dei principali strumenti internazionali in materia di Responsabilità Sociale d'Impresa (RSI).

Attraverso questo documento i paesi firmatari rivolgono alle proprie imprese multinazionali una serie di raccomandazioni che "enunciano principi e norme volontarie per il comportamento responsabile in conformità con le legislazioni applicabili e le norme internazionalmente riconosciute". L'obiettivo è quello di: "garantire che le attività delle imprese siano in armonia con le politiche governative; rafforzare le basi della fiducia reciproca fra le imprese e le società in cui operano; migliorare il clima degli investimenti esteri; e accrescere il contribuito delle multinazionali alla promozione di uno sviluppo sostenibile".

Con la nuova versione delle Linee Guida i 42 governi aderenti, che attualmente sono responsabili dell'85% dei flussi di investimento diretto estero, si sono impegnati a favore di standard di condotta più rigidi, prevedendo, ad esempio, nuove raccomandazioni sulla violazione dei diritti umani e sulla responsabilità delle imprese lungo le intere catene di fornitura.

Nello specifico, le imprese multinazionali sono invitate a rispettare in tutti i paesi in cui operano i diritti umani, nonché le legislazioni del lavoro e le norme ambientali vigenti, applicando la "dovuta diligenza" per prevenire e reprimere eventuali atti lesivi. Rientrano in questo rinnovato impegno anche tematiche come il pagamento di un salario dignitoso, la lotta alla corruzione e all'estorsione, e la promozione di un modello di consumo sostenibile.

L'aggiornamento delle Linee Guida giunge a conclusione di un intenso processo di consultazioni, iniziato nel maggio del 2010, che ha coinvolto numerosi stakeholder, fra cui i rappresentanti di governi, imprenditori, sindacati e organizzazioni non governative, al fine di accrescere la rilevanza delle Linee Guida e chiarire ulteriormente le responsabilità del settore privato.

A questo proposito, il Comitato consultivo dei sindacati presso l'OCSE (TUAC) in un messaggio rilasciato il 25 maggio sottolinea la presenza "di alcuni nuovi elementi positivi, come il capitolo sui diritti umani, l'applicazione inequivocabile delle Linee Guida nei confronti dei fornitori e delle altre relazioni d'affari, il capitolo ampliato sull'occupazione, le regole più rigide riguardo al funzionamento dei Punti di contatto nazionali e il ruolo più forte dell'OCSE nell'attuazione delle Linee Guida". Tuttavia, il TUAC avverte anche che "l'efficacia di questo aggiornamento dipenderà dalla sua rapida e piena applicazione, da parte sia degli Stati firmatari che della stessa OCSE".

Per quanto riguarda, invece, la posizione del mondo delle imprese il Comitato consultivo degli imprenditori presso l'OCSE (BIAC) si è espresso favorevolmente sull'introduzione delle nuove disposizioni in materia di diritti umani, dovuta diligenza e catene di fornitura, e al contempo ha sottolineato l'immutata natura delle Linee Guida che continuano ad essere delle raccomandazione volontarie dei governi verso le imprese.       -          
Sito di riferimento: http://www.oecd.org/
Data Pubblicazione sul portale: 31 Maggio 2011
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Internazionalizzazione, Lavoro e Formazione
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 96 volte