"Con l'approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo - afferma Raffaele Fitto, ministro per i rapporti con Regioni e per la Coesione territoriale - che in attuazione della legge sul federalismo fiscale aggiorna e riforma il quadro di regole per le politiche di sviluppo e coesione a favore delle aree sottoutilizzate, e' stato posto un altro fondamentale tassello del complesso mosaico federalista che il Governo sta realizzando".
Quindi il Consiglio dei Ministri del 19 maggio ha approvato un altro decreto legislativo per l'attuazione della parte della legge sul federalismo fiscale che individua e destina risorse aggiuntive ed interventi speciali finalizzati alla promozione dello sviluppo economico e della coesione sociale e territoriale delle aree sottoutilizzate, in conformità all'articolo 119, quinto comma, della Costituzione.
Il decreto disciplina un nuovo quadro di strumenti procedurali ed assetti organizzativi volti alla rimozione di squilibri economici e sociali, definendo regole di programmazione per l'attuazione di una politica di coesione, non risarcitoria ma propulsiva di sviluppo. Tale intervento, inoltre, nasce da un ampio confronto a livello europeo destinato a ridisegnare il futuro della politica di coesione e svolge un ruolo essenziale per una crescita sostenibile diretta ad una effettiva riduzione delle disparità regionali. Sara' il Fondo per lo sviluppo e la coesione (già Fondo per le aree sottoutilizzate) a dare unità programmatica e finanziaria agli interventi nazionali aggiuntivi, rivolti al riequilibrio economico e sociale fra le diverse aree del Paese. Si trattera' di interventi e contributi speciali dello Stato, grandi progetti di carattere strategico, programmati in stretto raccordo con le Autonomie locali ed in coerenza con gli indirizzi dell'Unione europea. Sul provvedimento sono stati acquisiti i prescritti pareri.
"Con questo provvedimento - spiega Fitto - alla cui stesura ha contribuito in misura qualitativamente rilevante il lavoro svolto nelle commissioni parlamentari, l'Italia compie un importante passo in avanti nella direzione dell'efficacia delle politiche di sviluppo, lungo un sentiero che anticipa gli stessi orientamenti ai quali si ispirera' la nuova politica di coesione comunitaria". "Siamo consapevoli - dice ancora Fitto - che gli interventi speciali per la promozione dello sviluppo e della coesione sociale cui avevano pensato i padri costituenti nella scrittura dell'articolo 119 svolgono ora come allora l'essenziale funzione di tenere unite le sorti dei diversi territori. Le modalita' realizzative di questi interventi devono pero' essere declinate in modi nuovi, coerenti con il tempo in cui economia e societa' si trovano ad operare".
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