Confronto congelato e rivisto, perché le Regioni vogliono vederci chiaro sul decreto governativo che ridisegna (al ribasso) l'assetto degli incentivi al fotovoltaico. Mercoledì la Conferenza Stato-Regioni ha prodotto la fumata grigia, perché i presidenti e gli assessori preferiscono circoscrivere le perplessità e soprattutto proporre emendamenti al decreto. Che, è di tutta evidenza, non piace un po' a tutti: alle Regioni, alle imprese del settore (spiazzate dalla chiusura anzitempo del Terzo conto energia), ai sindacati. E comunque, all'opzione degli emendamenti al decreto la Regione Puglia ha provveduto ieri: a Bari Loredana Capone (vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico) ha incontrato le associazioni di categoria e il partenariato. Risultato, tre macro-proposte modificative. Primo punto: il solare sui tetti. La Regione, che del fotovoltaico strutturale ha fatto la fase-2 in tema rinnovabili, chiederà che l'incentivo per il solare sui tetti non abbia limiti legati alla potenza elettrica installata. Secondo emendamento: per gli impianti già terminati la scadenza degli incentivi secondo l'attuale Conto energia dev'essere prorogata di sei mesi, cioè dal 31 maggio 2011 (limite temporale previsto dal decreto) al 31 dicembre 2011 (in sostanza, l'appiglio per non vedere evaporare investimenti e mutui bancari contratti dalle aziende). Terzo passo: adottare per intero il modello tedesco (già previsto dal decreto a cominciare dal 2013), sin da gennaio 2012. Il modello tedesco prevede incentivi con un tetto predefinito, che si rimodula poi a seconda delle richieste di mercato.[...]

Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 22 aprile 2011 (pag. II)

Leggi l'Articolo       - [Scarica  .pdf  - 162 Kb][Apri   .pdf ]