Lo schema di decreto legislativo sulle energie rinnovabili sarà al centro dell'incontro convocato domani alle 12,30, nella sede dell'Assessorato allo Sviluppo economico, dalla vicepresidente e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone. Il tema, che desta forti preoccupazioni, sarà discusso con le associazioni del settore e il partenariato.
L'incontro è stato convocato subito dopo la Conferenza dei presidenti delle Regioni alla quale era presente la stessa Loredana Capone. Durante la Conferenza era prevista infatti la discussione sullo schema di decreto, ma le Regioni hanno chiesto di rinviare di una settimana il loro parere perché il decreto, contrariamente all'impegno assunto dal ministro, è stato consegnato solo ieri e richiede un approfondimento puntuale. L'articolato normativo, infatti, suscita perplessità, appare contraddittorio e, in alcuni casi, incostituzionale.

"Abbiamo chiesto il rinvio del parere - spiega la vicepresidente - per apportare emendamenti correttivi al decreto, precisando che, laddove non vengano introdotti, il nostro parere sarà sfavorevole. Ci auguriamo che nella prossima Conferenza il Ministro ascolti le proposte delle Regioni su tre questioni: la salvaguardia degli investimenti già compiuti; la possibilità di sviluppare il fotovoltaico per l'autoconsumo almeno a favore degli imprenditori agricoli e industriali che vogliano destinare l'energia all'autoconsumo; l'estensione a tutte le imprese, e non solo a multinazionali, dell'opportunità di investire sulle rinnovabili. Secondo il decreto infatti, basta guardare l'art. 7, le uniche società che potrebbero fare investimenti sono Enel e Terna, il che si pone in netta contraddizione con l'intento di diffondere le energie pulite".

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