La Gazzetta del Mezzogiorno - Alta Murgia, dall'Ue un altro no all'eolico

Immagine associata al documento: La Gazzetta del Mezzogiorno - Alta Murgia, dall'Ue un altro no all'eolico Il nuovo impianto sarebbe dovuto sorgere su un'area naturale protetta. Regione e ente parco hanno negato il nulla osta. L'interesse allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili va favorito e le procedure di approvazione degli impianti vanno accelerate, ma l'Unione europea non ritiene che quello dell'energia sia interesse prevalente rispetto alla tutela e alla valorizzazione della natura, che va egualmente perseguita. E' l'estrema sintesi della pronuncia dell'avvocato generale dell'Unione europea che era stato interpellato dal Tribunale amministrativo della Puglia in merito alla controversia tra azienda agro-zootecnica Franchini, società Eolica di Altamura e Regione Puglia sul divieto all'installazione di torri eoliche in territorio ricadente nel perimetro del Sito di interesse comunitario e zona di Protezione speciale Murgia alta, nelle vicinanze di Altamura, comune a 50 chilometri da Bari. Si arricchisce dunque di un nuovo capitolo, destinato probabilmente a fare giurisprudenza, il braccio di ferro in atto tra regione Puglia e società private interessate allo sviluppo delle energie rinnovabili. Successivi tentativi di regolamentazione da parte del governo pugliese sono stati, nell'ultimo anno, vanificati da una serie di pronunce della Corte costituzionale chiamata in causa dal governo nazionale. Oggetto del contendere la competenza in materia di energia e ambiente che la Costituzione attribuisce in via esclusiva allo Stato. Il fatto è che solo a settembre del 2010 sono arrivate le linee guida nazionali sulle nuove installazioni di impianti per la produzione da rinnovabili.
L'adeguamento regionale, con l'adozione i linee guida valide sul territorio pugliese, è di dicembre 2010. Il prima è stato caratterizzato da una corsa legittima, ma abbastanza disordinata, all'accaparramento di terreni utili all'installazione di impianti che in molti casi non appaiono inseriti nel contesto paesaggistico, L'avvocato generale dell'Unione europea ritiene, a proposito del divieto di installazione di torri eoliche nell'area del Sic-Zps Murgia alta che la legislazione nazionale possa indurre norme più restrittive a tutela dell'ambiente naturale e della sopravvivenza di specie di flora e fauna purchè tali norme siano compatibili con il trattato dell'Unione europea e il Trattato per il funzionamento dell'Unione europea. Non secondari, sul giudizio che l'Ue da alla questione, sono gli incidenti provocati proprio dalle pale eoliche presenti all'esterno del Sic.Zps all'origine della morte di numerose specie di uccelli migratori tutelate a livello europeo. Nel documento di orientamento 2007 per lo sviluppo dell'energia eolica all'interno delle rete Natura 2000 (quella che tutela le specie prioritarie a livello comunitario), peraltro, la stessa Unione europea aveva specificato, tra quelli più evidenti, i rischi di collisione degli uccelli con le pale eoliche. Infine, il fatto che la Puglia sia una delle regioni capofila nella produzione di energia da fonti rinnovabili e nel numero di impianti autorizzati, dimostra come il divieto all'eolico nelle aree delle rete Natura 2000 e della direttiva Uccelli non costituisca ostacolo al perseguimento degli obiettivi fissati dalla politica energetica dei paesi Ue anche al fine di raggiungere la quota di energia da fonti rinnovabili stabilita con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto.

Da "La Gazzetta del Mezzogiorno" del 20 aprile 2011 (pag. IX)       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 20 Aprile 2011
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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