Rinnovabili: Italia in linea con l'Europa

Immagine associata al documento: Rinnovabili: Italia in linea con l'Europa In materia di energie rinnovabili, l'Italia è in media con il resto d'Europa, ma resta indietro rispetto ai paesi più virtuosi. Secondo i dati Eurostat, l'ufficio di statistico del Vecchio Continente, nel decennio fra il '99 e il 2009 la quota di energie rinnovabili nei paesi Ue è quasi raddoppiata, passando dal 5,4% al 9%.
Il dato italiano, che presenta una progressione dal 5,7 al 9,5%, è in linea con queste cifre, ma la quota di rinnovabili è molto al di sotto rispetto a quelle dei paesi più avanzati. Sul podio la Lettonia, 36,2%, che già dieci anni prima era a quota 31,8%, seguita dalla Svezia, 34% (dal 26,6%), e dall'Austria, al 27,3% (dal 22,8%). Fra i paesi che presentano il maggior utilizzo di queste fonti di energia la Finlandia, 23%, il Portogallo, 19%, la Danimarca, che nel periodo considerato ha registrato il più vistoso incremento, passando al 16,7% dal precedente 9%.

La principale fonte di energia europea resta il petrolio, con una quota del 37% sul consumo totale, che però è scesa di un paio di punti (era al 39%) nel decennio, a favore soprattutto delle rinnovabili e del gas (dal 22 al 24%). Su questo fronte l'Italia figura fra i maggiori consumatori, con una quota del 37,9% (dal 32,2% del '99), seconda dopo l'Olnada (43%) e a parimerito con la Gran Bretagna.

Quanto alle altre fonti, in Europa il nucleare è relativamente stabile, intorno al 14%, i combustibili solidi presentano un trend discendente, al 16% dal precedente 18%.

Intanto in Italia il settore delle energie rinnovabili è in attesa del testo definitivo del decreto sul Quarto Conto Energia, ma la Conferenza Stato Regioni - che era prevista per domani 14 aprile - è slittata di una settimana al 20 aprile. Un ritardo che non manca di sollevare polemiche e dubbi relativi al delicato capitolo degli incentivi.

Secondo le indiscrezioni che circolano in questi giorni, al ministero si sta ragionando di una cifra che va dai 5 ai 7 miliardi. Quel che è certo, comunque, è che i tempi sono strettissimi: il decreto rinnovabili del 3 marzo scorso anticipa a fine maggio la fine degli incentivi previsti dal terzo conto energia (rispetto alla precedente scadenza del 2013) e dunque il decreto attuativo sul rinnovo dovrà esser approvato in tempo per entrare in vigore entro il primo giugno.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 13 Aprile 2011
Fonte: PubblicaAmministrazione.net
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Energia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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