Lo stress da lavoro accorcia la vita lavorativa

Immagine associata al documento: Lo stress da lavoro accorcia la vita lavorativa Nel nuovo Foundation Focus dal titolo "Work and health: a difficult relationship?", pubblicato lo scorso 15 marzo, l'Eurofound sostiene che migliorare le condizioni di lavoro è essenziale per allungare la vita lavorativa: "Per lavorare più a lungo bisogna lavorare meglio". In particolare, il Rapporto evidenzia l'incidenza dello stress da lavoro in Europa e la rilevanza che può assumere nel determinare la durata della vita lavorativa di un individuo, agendo direttamente o indirettamente sullo stato di salute.

I dati degli ultimi venti anni testimoniano, infatti, una costante crescita dell'intensità delle attività lavorative nei paesi dell'Europa a 27: oltre il 60% dei lavoratori dichiara di essere costretto a lavorare a ritmi elevati per almeno un quarto della propria giornata lavorativa, pressato da scadenze imminenti e da un numero di richieste e compiti sempre maggiori. La maggiore intensità lavorativa incrementa lo stress individuale che, a sua volta, può determinare l'insorgere di disturbi di vario genere (cardiovascolari, muscolari, ossei e mentali).

Secondo il Focus, tuttavia, ad incrementare lo stress individuale non è solo la componente lavorativa, ma gli effetti dell'accumularsi di esigenze e richieste provenienti sia dall'ambito lavorativo che da quello privato e familiare, esigenze che spesso entrano in conflitto.

Il Focus sottolinea, poi, come gli effetti dello stress da lavoro sulla salute possano assumere particolare rilevanza anche in termini di politiche previdenziali: in società che vivono un processo di progressivo invecchiamento come quella europea, infatti, garantire condizioni lavorative che non incidano negativamente sulla salute individuale significa in ultimo allungare la durata potenziale della vita lavorativa degli individui, incrementando il livello di sostenibilità dei sistemi pensionistici.

La situazione attuale in Europa, a tale riguardo, è delineata dai dati dell'European Working Conditions Survey (EWCS 2010), che ha indagato le aspettative sulla durata della carriera lavorativa per i lavoratori europei. Le statistiche evidenziano, negli ultimi dieci anni, una leggera crescita della percentuale di lavoratori che ritengono che saranno in grado di svolgere il proprio lavoro attuale anche quando raggiungeranno i 60 anni di età: si è passati infatti dal 57% del 2000 al 59% del 2010. Tale dato subisce significative fluttuazioni se viene disaggregato per paesi, passando dal 70% di Olanda e Germania al 26% per la Slovenia.

Queste aspettative sulla vita lavorativa coincidono, in genere, con la percentuale di lavoratori anziani già presenti nella forza lavoro totale: tra i dieci stati europei con le aspettative più basse, infatti, sette sono anche tra gli ultimi dieci in europa per numero di lavoratori di età superiore ai 50 anni già presenti nella forza lavoro.

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Sito di riferimento: http://www.eurofound.europa.eu/
Data Pubblicazione sul portale: 29 Marzo 2011
Fonte: Il Portale del Lavoro Dignitoso
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Lavoro e Formazione, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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