La congiuntura internazionale non è mai stata tanto favorevole alla "green economy", con i combustibili fossili messi a dura prova dalle tensioni geopolitiche e il nucleare dall'incidente di Fukushima. Malgrado ciò, tornano a navigare a vista in Italia le energie rinnovabili, uno tra i settori più dinamici durante la crisi, soprattutto in Puglia, ormai prima regione italiana per produzione di eolico e fotovoltaico. Si era finalmente definito un quadro normativo certo: a luglio il terzo conto energia (che aveva definito gli aiuti, sia pur al ribasso); a settembre (con un ritardo di 7 anni) le linee guida nazionali; tre mesi dopo, le linee della Regione Puglia, che ha individuato le aree in cui ambiente, paesaggio, patrimonio storico e artistico, tradizioni agro-alimentari o biodiversità escludono l'installazione degli impianti; circa 10 giorni fa il protocollo d'intesa della Regione con le associazioni di Comuni (Anci) e Province (Upi) pugliesi per un'anagrafe degli impianti fotovoltaici autorizzati con la Dichiarazione di inizio attività.[…]
Da "La Gazzetta dell'Economia" del 26 marzo 2011 (pag. II)
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