Corriere del Mezzogiorno - Tutti in coda per i pannelli: 44.400 megawatt in attesa

Immagine associata al documento: Corriere del Mezzogiorno - Tutti in coda per i pannelli: 44.400 megawatt in attesa Numeri da capogiro. O da primato, se si preferisce. La Regione è sommersa da domande per l'attivazione di impianti per la produzione di energia da fonte rinnovabile (eolico, fotovoltaico, biomasse). Finora sono state presentate all'ufficio "Energia" 1.415 domande, per un totale di 40.120 megawatt di potenza richiesta. Le istanze accolte sono, complessivamente, una parte molto più modesta: sono 131 e corrispondono a una potenza (quasi tutta installata) di 2.060 megawatt. Si tratta di impianti di taglia media o grande, che necessitano della cosiddetta "autorizzazione unica" da parte della Regione.
Sfugge invece alla statistica degli uffici regionali tutta la congerie di piccoli o piccolissimi impianti (comunque al di sotto del megawatt di potenza) per la cui installazione è sufficiente una Dia (denuncia di inizio attività) presentata al Comune. Qui soccorre, tuttavia, un dato che arriva da Enel (cui occorre in ogni caso chiedere l'allaccio per l'immissione in rete dell'energia prodotta). Per questi piccoli apparati sono pervenute finora alla società elettrica quasi 17.500 domande per ulteriori 4.300 megawatt. Potenza da sommare ai 40mila regionali. In definitiva: tra piccoli, medi e grandi impianti, sono state depositate istanze per 44.400 megawatt di potenza.
Con calcoli grossolani - ma confermati da esperti del settore - si può sostenere che con tale potenza si potrebbe raddoppiare la produzione attuale e complessiva della Puglia (rinnovabili e non). E dunque produrre una quantità quattro volte superiore al fabbisogno regionale.
Le preoccupazioni
Gli allarmi si sprecano. Per esempio, quello di possibili speculazioni: si prenotano autorizzazioni per poi rivenderle o semplicemente per lucrare sui fortissimi incentivi (si dice, tra i più alti al mondo).
"Ogni megawatt di rinnovabili - spiega dalla Regione il Direttore d'Area Davide Pellegrino - incassa 470mila euro all'anno di incentivo". Soldi che il Gse (gestore dei servizi energetici) preleva dalla bolletta, quindi da ciascuno degli utenti. L'incentivazione dura per 20 anni. Si calcola che al sesto anno l'investimento sia ripagato e da allora in avanti sia tutto guadagno: l'incentivo più il costo con cui si vende l'energia a Enel o a Terna (gli impianti fino a 6megawatt erogano al primo, dai 10 in su al secondo nel mezzo le due aziende elettriche si accordano). L'altro allarme è relativo a possibili infiltrazioni criminali: nulla di preciso fino a questo momento, salvo il riferimento fatto a Bari due mesi fa dal presidente dell'Antimafia, Beppe Pisanu.[...]

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 28 gennaio 2011 (pag. XI)       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 28 Gennaio 2011
Fonte: Corriere del Mezzogiorno
Aree Tematiche: Rassegna Stampa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 33 volte