CAD DAY: in vigore il nuovo codice dell'amministrazione digitale

Immagine associata al documento: CAD DAY: in vigore il nuovo codice dell'amministrazione digitale In vigore il nuovo CAD, il Codice dell'Amministrazione Digitale (Decreto legislativo n. 235/2010) che costituisce il secondo pilastro su cui si basa il processo di rinnovamento della Pubblica Amministrazione, insieme al Decreto legislativo n. 150/2009 ("Riforma Brunetta") che ha introdotto nella PA principi di meritocrazia, premialità, trasparenza e responsabilizzazione dei dirigenti. Il nuovo CAD rinnova il quadro normativo in materia di amministrazione digitale definito nel 2005 con il Decreto legislativo n. 82, aggiornando le regole di riferimento rispetto a un panorama tecnologico in evoluzione.

Il Decreto legislativo n. 235/2010, fortemente voluto dal ministro Brunetta, è immediatamente efficace e avvia un processo che consente di avere una PA finalmente moderna, digitale e sburocratizzata. Con il nuovo CAD, l'amministrazione digitale non è più soltanto una 'dichiarazione di principio'. Forti delle esperienze maturate in questi anni, il nuovo Codice introduce infatti un insieme di innovazioni normative che vanno a incidere concretamente sui comportamenti e sulle prassi delle amministrazioni e sulla qualità dei servizi resi. La riforma rende così effettivi i diritti per cittadini e imprese, cogenti gli obblighi per la PA, dà sicurezza agli operatori circa la validità, anche giuridica, dell'amministrazione digitale. In coerenza con il Piano e-Gov, l'orizzonte temporale dell'intervento è il 2012.

Il nuovo Codice dell'Amministrazione Digitale si basa su due principi:
  • effettività della riforma: si introducono misure premiali e sanzionatorie favorendo, da una parte, le amministrazioni virtuose (anche con la possibilità di quantificare e riutilizzare i risparmi ottenuti grazie alle tecnologie digitali) e sanzionando, dall'altra, le amministrazioni inadempienti;
  • incentivi all'innovazione della PA: dalla razionalizzazione della propria organizzazione e dall'informatizzazione dei procedimenti, le pubbliche amministrazioni ricaveranno dei risparmi che potranno utilizzare per il finanziamento di progetti di innovazione e per l'incentivazione del personale in essi coinvolto.
Nei prossimi mesi, famiglie e imprese potranno colloquiare attraverso computer e Internet con tutte le amministrazioni locali e centrali. In particolare:
  • entro i prossimi 3 mesi le Pubbliche Amministrazioni utilizzeranno la PEC o altre soluzioni tecnologiche equivalenti per tutte le comunicazioni che richiedono una ricevuta di ritorno ai soggetti che preventivamente hanno dichiarato il proprio indirizzo elettronico;
  • entro i prossimi 4 mesi le amministrazioni individueranno un unico ufficio responsabile dell'attività ICT;
  • entro i prossimi 6 mesi le Pubbliche Amministrazioni centrali pubblicheranno sui propri siti istituzionali i bandi di concorso;
  • entro i prossimi 12 mesi saranno emanate regole tecniche che consentiranno di dare piena validità alle copie cartacee e, soprattutto, a quelle digitali dei documenti informatici, dando così piena effettività al processo di dematerializzazione dei documenti della PA. Inoltre le Pubbliche Amministrazioni non potranno richiedere l'uso di moduli e formulari che non siano stati pubblicati sui propri siti istituzionali. Il cittadino fornirà poi una sola volta i propri dati alla Pubblica Amministrazione: sarà onere delle amministrazioni (in possesso dei dati) assicurare - tramite convenzioni - l'accessibilità delle informazioni alle altre PA richiedenti;
  • entro i prossimi 15 mesi le Pubbliche Amministrazioni predisporranno appositi piani di emergenza idonei ad assicurare, in caso di eventi disastrosi, la continuità delle operazioni indispensabili a fornire i servizi e il ritorno alla normale operatività.


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Data Pubblicazione sul portale: 26 Gennaio 2011
Siti web di Riferimento: Ministero delle Riforme e innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Fonte: Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Ricerca e Innovazione Tecnologica
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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