Prossima fermata: saldare l'una all'altra formazione e produzione, affidando le chiavi alla cabina di regia a più parti e voci. Il Piano per l'occupazione della Regione Puglia imbocca il sentiero dell'operatività. E acquista fiducia. L'accoglienza era stata tiepida. O, in almeno un'occasione, persino gelida. Adesso però il fuoco delle buone intenzioni e la fiamma del dialogo stanno sciogliendo ogni rigidità: anche le associazioni datoriali, dopo la triplice sindacale, hanno timbrato con l'ok il Piano per il lavoro da 340 milioni varato dall giunta regionale pugliese. Più che sul merito dei contenuti e sul metodo dettagliato delle misure. Confindustria e Cna hanno apposto il placet principalmente all'impalcatura di massima del programma occupazionale della giunta Vendola. La polpa viva degli interventi destinati a plasmare o rivitalizzare 52mila posti di lavoro, fermo restando i sei ambiti d'azione e le 43 misure, dovrà essere scandita dal confronto fra Regione, sindacati, associazioni di categoria, Distretti produttivi ed enti locali. La cabina di regia tanto annunciata (dalla Regione) e invocata (da chi s'è lamentato d'essere stato lasciato ai margini del processo di gestazione del Piano) diventa così centrale.[...]

Da "Nuovo Quotidiano di Puglia" del 21 gennaio 2011 (pag.IV)       -