"Anche in questo caso abbiamo provato ad essere controcorrente, ad avviare cioè una razionalizzazione della scuola che non diventasse, come in tante altre realtà è accaduto, la chiusura delle scuole nelle aree periferiche, ma che fosse una vera razionalizzazione nell'ottica dell'innovazione. Abbiamo compiuto scelte che non ferissero al cuore il diritto alla scuola e all'apprendimento e il diritto delle comunità ad avere nella scuola l'architrave del tessuto civile, perché la scuola è il più importante presidio di democrazia e legalità".
Lo ha detto il presidente della regione Puglia
Nichi Vendola presentando, insieme con l'assessore competente
Alba Sasso, il piano di riordino della rete scolastica per l'anno scolastico 2011/2012, approvato ieri in giunta. Piano che presenta importanti novità per il mondo della scuola in Puglia (895 le scuole per una platea di 600mila studenti) non solo da un punto di vista metodologico ma anche da un punto vista contenutistico e di merito.
"Nella definizione del Piano - ha detto l'assessore Sasso - si sono proposti interventi finalizzati a una razionalizzazione della rete scolastica e dell'offerta formativa, seguendo il più possibile le scelte degli enti locali, ascoltando le scuole e le famiglie, i sindacati della scuola, rispettando infine il parere dell'Ufficio scolastico regionale".
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