Dopo l'approvazione del piano per il Sud, arrivano i fondi per rilanciare i distretti tecnologici delle quattro regioni dell'obiettivo convergenza. Con un'iniezione di oltre 900 milioni di euro il ministero dell'Università ha sbloccato le risorse europee dirette a Calabria, Campania, Puglia e Sicilia per rafforzare i migliori modelli di partnership pubblico-privato e sostenere la nascita di nuove unioni. Una dose massiccia di capitali che contribuirà ad alzare il livello d'impiego dei fondi Ue 2007-2013, la cui spesa è al momento ferma sotto la soglia del 10 per cento.
La fetta maggiore (526 milioni) del budget sarà veicolata verso la creazione di nuovi distretti o aggregazioni che si andranno ad affiancare ai dieci poli tecnologici già operativi nelle quattro aree interessate: dall'Imast (ingegneria dei materiali compositi e polimerici) di Napoli al Dare (agroalimentare) di Foggia, dal distretto specializzato nel restauro dei beni culturali di Crotone al polo nanotech di Catania. Sui poli esistenti le intenzioni del Miur sono chiare: potenziare solo i migliori modelli di aggregazione pubblico-privato, capaci di sviluppare la collaborazione tra grandi e piccole imprese su progetti innovativi. La selezione dei distretti da rafforzare avverrà infatti attraverso l'esame di paini di sviluppo strategico di durata almeno quinquennale, abbinati a specifici progetti di ricerca, sviluppo e formazione.[...]
Da "Il Sole 24 Ore" del 29 novembre 2010 (pag. XVI) - |