La Puglia risale la china. Tra luci e ombre riprende fiducia e punta dirtta sulla ripresa. Cos' ecco che, anche se la crisi ancora c'è, da questa terra di grandi aspettative emergono le punte di un sistema economico dinamico, volenteroso e soprattutto intraprendente. E, soprattutto ecco Bari, non silo il capoluogo fecondo di una regione fertile di buone intenzioni e progetti, ma il pilastro di una realtà che produce, si ronnova e si reinventa. Lo sviluppo nella provincia pugliese fa eco a logistica, aerospaziale, filiera della casa, agroalimentare e quality food, moda, biotech, oreficeria, distretto del salotto. In primo luogo mira a energie rinnovabili e tursimo, che continuano a crescere e imporsi prepotentemente agli occhi dello stivale. E' la conferma di una Puglia che svetta tra le regioni italiane in cui maggiormente si guarda all'energia pulita e che è il pole position per l'aumento di flussi turistici, con un vero e proprio balzo dei numeri negli ultimi anni. Insomma, la Puglia per Bari, nello specifico, è una nuova rilevazione trimestrale di Ipres (l'istituto pugliese di ricerche economiche e sociali) e Isae (l'Istituto di studi e analisi economiche) sulla situazione congiunturale dell'economia provinciale. Nel secondo trimestre di quest'anno, la fiducia delle imprese che operano sul territorio è aumentata rispetto al trimestre precedente nel settore industriale (sia manifatturiero, sia costruzioni), registrando invece una sostanziale stabilità nel commercio e un calo sostanziale nei rimanenti comparti dei servizi.[...]

Da "Il Sole 24 Ore Sud" del 24 novembre 2010 (pag.XXIV)

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