Il futuro finanziamento regionale dell'UE deve porre attenzione innanzitutto alle disparità infraregionali ed in particolare alla ripresa sociale ed all'efficacia energetica. E' stato questo il messaggio di Mercedes Bresso, presidente del Comitato delle Regioni ai ministri nazionali responsabili dello sviluppo urbano che si sono riuniti il 22 giugno scorso a Toledo, dove la Bresso ha presentato un recente parere richiesto dalla presidenza spagnola in vista del dibattito ministeriale. La presidente del CdR ha dichiarato che la futura politica di coesione dell'Unione europea deve porre attenzione innanzitutto alle disparità economiche in seno alle stesse regioni e non solo tra di esse.
"Le aree urbane sono motori di crescita economica, ma possono anche dissimulare gravi problemi di ineguaglianza sociale e di reddito. Di conseguenza gli interventi di tale politica devono concentrarsi sulle tasche di povertà che si trovano anche in zone urbane assai prospere". La Bresso ha sottolineato che si tratta di una conseguenza diretta del Trattato di Lisbona che introduce la coesione territoriale come uno degli obiettivi ufficiali dell'Unione. La Bresso ha insistito sull'effetto positivo che la politica di coesione può avere sullo sviluppo urbano "La politica di coesione, ha detto, ha sicuramente un ruolo essenziale. In futuro la dimensione urbana dovrà essere un elemento più sostanziale della programmazione strategica regionale. Occorrerà che le politiche urbane promuovano innanzitutto l'efficacia energetica, la coesione sociale e la qualità nei progetti urbanistici ed innovativi".       -