"La Corte Costituzionale ha interrotto bruscamente la corsa all'atomo del Governo italiano". Così la Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone ha commentato l'illegittimità costituzionale dichiarata dalla Consulta sull'articolo 4 del decreto legge I luglio 2009, n.78.
"Per questa sentenza sulla quale i media hanno taciuto - ha detto -, la Puglia esulta. È una soddisfazione di grande portata perché ribadisce la sovranità delle Regioni su tematiche come l'energia abolendo la possibilità del commissariamento. Ma soprattutto questa sentenza libera la Puglia dallo spettro del nucleare. Come ho più volte ricordato, la nostra regione secondo la mappa stilata nel 1979 dal Comitato nazionale per l'energia nucleare, era la prima in Italia per località considerate compatibili con un reattore. Ne erano state individuate addirittura otto, dal Gargano al Salento.
"Adesso la Puglia - ha continuato la Vice Presidente - non ha più nulla da temere. Nessuno può più contestare la vocazione assoluta del nostro territorio per le energie rinnovabili. Una vocazione che rivendichiamo da mesi con forza direttamente proporzionale alla corsa di Berlusconi in direzione del nucleare".
Secondo Loredana Capone "il Governo che ha impugnato come incostituzionale la nostra legge sull'energia, adesso subisce la stessa sorte sul cavallo di battaglia numero uno delle proprie politiche in materia di energia".[...]
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