Programma di sorveglianza sulle acque di balneazione

  La sorveglianza delle acque di balneazione costituisce un momento importante della tutela della salute pubblica. Ciò spiega l'impegno che il Ministero della Salute ha costantemente dato al programma di sorveglianza ed alla sua attuazione.
Obiettivo del programma è giungere all'esatta conoscenza, sia sotto il profilo microbiologico, sia sotto quello fisico-chimico, dello stato delle acque marine, lacustri e fluviali, per accertare eventuali situazioni di degrado ambientale o anche solo potenzialmente pericolose.

Di qui la necessità, in particolare per Regioni e Comuni, di interdire alla balneazione i tratti di costa che non rispondono ai requisiti di legge, per offrire ai bagnanti ogni possibile garanzia.

È da tenere presente che un tratto di costa, per essere valutato balneabile, deve risultare conforme ai requisiti microbiologici e chimico-fisici indicati dalla vigente normativa che ha recepito i "valori guida" della direttiva invece dei più permissivi "valori imperativi", contrariamente a quanto hanno scelto di fare altri Paesi europei.

Va altresì considerato che i requisiti di balneabilità devono essere adeguatamente controllati nel corso della stagione balneare, e che la normativa italiana giudica non idonee alla balneazione anche le acque per le quali, a causa della incompletezza del monitoraggio, non possa essere espressa alcuna valutazione.

Secondo la normativa italiana in materia di acque di balneazione i tratti di costa insufficientemente campionati devono essere interdetti alla balneazione fino a quando non sarà rispettata la frequenza di campionamento prescritta, mentre quelli vietati per inquinamento microbiologico non possono essere riammesse alla balneazione finché non saranno messi in atto gli opportuni interventi di risanamento e conseguente recupero.

Questi i principali motivi per i quali si è deciso di presentare i dati sulla balneabilità delle acque italiane, frutto di un imponente lavoro delle strutture regionali le quali controllano 4.667 punti di prelievo marini e circa 478 punti di prelievo lacustre e 7 fluviali, producendo annualmente 52.745 campioni.

Tale sistema costituisce un affidabile database, per consentire di attuare e valutare, eventualmente correggendole, le azioni di risanamento ambientale e di prevenzione sanitaria.       -          
 
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Data Pubblicazione sul portale: 29 Maggio 2007
Fonte: Ministero della Salute
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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