Minervini su soppressione Comunità Montane

Immagine associata al documento: Minervini su soppressione Comunità Montane "Con la soppressione delle comunità montane, avvenuta l'altra sera in Consiglio regionale, abbiamo cancellato la vergogna che aveva fatto rientrare la Puglia nella prima pagina de "La Casta". E' stato questo il primo commento dell'assessore alla Trasparenza e cittadinanza attiva con delega all'organizzazione e gestione risorse umane, Guglielmo Minervini, che ha ricordato l'incipit del fortunato libro inchiesta sui privilegi ingiustificati della politica italiana di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che partiva dalla "pianeggiante comunità montana di Palagiano". Ma questa non sarà la sola a essere soppressa in Puglia. Delle sei comunità: il Gargano, i Monti Dauni meridionali, i Monti Dauni settentrionali, la Murgia barese nord-ovest, la Murgia barese sud-est e la Murgia tarantina, i presidenti resteranno in carica per l'ordinaria amministrazione mentre i commissari, entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, provvederanno all'attività di liquidazione. "È stato un percorso tortuoso - ha continuato Minervini - non privo di ostacoli, ma perseguito con coerenza perché inserito in un piano generale di decentramento e riorganizzazione della Regione che così fa segnare un ulteriore passaggio dalle funzioni di gestione e di controllo, quelle in cui si annidavano le caste e i privilegi, a quelle di governo dei processi amministrativi, trasparenti e meno onerosi. Averlo fatto senza lasciare soli i lavoratori è stato per noi un motivo di ulteriore soddisfazione". Per far fronte, infatti, al mancato trasferimento dei contributi statali sui quali il governo ha imposto una stretta e che lasciava a terra i lavoratori, la Regione ha stanziato un contributo straordinario di 2,2 milioni di euro che servirà al governo di questa fase transitoria in cui il personale dipendente potrà avanzare istanza di mobilità presso gli altri enti. Con la soppressione, infatti, non si impoverisce il territorio della tutela di beni paesaggistici ma se ne riappropriano i Comuni o le Province. La riorganizzazione degli enti dovrà mettere in moto un processo virtuoso che porterà i comuni contigui o che si estendono nell'area della comunità montana a aggregarsi nell'Unione di Comuni, associazioni con organismi più snelli e meno onerosi per le finanze pubbliche, che di fatto eserciteranno la stessa tutela ma senza costi aggiuntivi. In caso di mancata costituzione le competenze passeranno alle Province.       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 11 Febbraio 2010
Fonte: Portale della Regione Puglia
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 122 volte