20centesimi - Sclerosi multipla, scoperta pugliese

Immagine associata al documento: 20centesimi - Sclerosi multipla, scoperta pugliese La prossima settimana, la copertina di una delle più eminenti riviste scientifiche mondiali, il Journal of Biological Chemistry, sarà tutta pugliese. E a ricevere gli allori della comunità scientifica internazionale saranno i frutti del milione e 700mila euro investiti nella ricerca dalla Regione in progetti spin off tra Università di Bari e aziende farmaceutiche.
Frutti molto preziosi, visto che riguardano la possibilità di ottenere una diagnosi tempestiva per tutti i pazienti affetti da malattie dimielizzanti, come la sclerosi multipla, e visto che quello pugliese è l'unico gruppo al mondo a lavorare su questa tematica.

La notizia portata all'attenzione della comunità scientifica dirante l'incontro di presentazione del progetto a Bari, parte da una importante scoperta in campo medico, il disvelamento del "mistero dell'acquaporina".
Si tratta di una proteina presente nel nostro organismo e dal nome un po' ostico da ricordare per i non addetti ai lavori, ma che è indispensabile all'organismo umano per svariati motivi. Sia per il trasporto dell'acqua nelle cellule del nostro corpo ma anche per comprendere le cause della neuromielite ottica, una malattia rara, difficile da diagnosticare, perché molto simile (nei sintomi) alla sclerosi multipla.

Se l'acquaporina viene attaccata, non c'è o non funziona, sarà difficile che le cellule si mantengano inalterate nella forma e nel volume, in particolare le cellule del cervello. Nei pazienti malati di neuromilite, l'acquaporina viene attaccata dagli anticorpi, con le tristi conseguenze del caso, portando ad una grave degenerazione della vista e col tempo di tutto l'apparato deambulatorio.
La ricerca presentata ieri dalla vicepresidente della Regione Loredana Capone, apre le porte alla diagnosi delle neuro mieliti ottiche di Davic, che in Italia rappresentano circa il 5% delle malattie demielizzanti (ossia che colpiscono il sistema nervoso).
Il gruppo di ricerca ha coinvolto quattro dipartimenti delle Facoltà di Scienze Biologiche, Medicina e Farmacia dell'Università di Bari, coordinati dal dipartimento di Fisiologia Generale e Ambientale. A farne parte ben trentadue studiosi, di cui undici giovani ricercatori e due imprese private. La casa farmaceutica specializzata nel trattamento della sclerosi multipla la Merck Serono e la ApuliaBiotech, hanno fatto da sponda ad un modello di spin off esemplare nel campo delle biotecnologie.
Lo studio è stato composto da cinque unità di ricerca: il Dipartimento di Fisiologia generale e ambientale coordinato dal responsabile scientifico Maria Svelto, il Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche con la responsabile scientifica Maria Trojani, il Dipartimento Farmaco-biologico guidato dl responsabile scientifico Ferdinando Calmieri, il Dipartimento di Anatomia umana e istologia di Luisa Ronacelli, il Dipartimento Farmaco-chimico coordinato dal responsabile scientifico Angelo Carotti.
I ricercatori, individuando qual è la parte dell'acquaporina attaccata dagli anticorpi, oltre alla possibilità di ottenere una diagnosi, prevedono anche la futura realizzazione di un farmaco contro la malattia e la distribuzione di un kit diagnostico.

Da "20centesimi" del 10 febbraio 2010 (pag.II)       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 10 Febbraio 2010
Fonte: 20centesimi
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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