La Repubblica Bari - Con i soldi alla ricerca scoperto il rimedio a una malattia rara

Immagine associata al documento: La Repubblica Bari - Con i soldi alla ricerca scoperto il rimedio a una malattia rara Non è più un mistero il "segreto dell'Acquaporina", cioè il meccanismo che scatena la neuromielite ottica, una malattia rara molto simile e spesso confusa con la sclerosi multipla. A svelarlo è una scoperta del'Università di Bari, che ha condotto una ricerca pubblicata sulle maggiori riviste scientifiche mondiali, tra cui il Journal of Biological Chemistry che le ha dedicato la copertina.
Lo studio è il terzo dei 53 progetti strategici sostenuti dalla Regione Puglia con i fondi destinati alla ricerca ed è stato realizzato da quattro dipartimenti delle facoltà di Scienze biotecnologiche, Medicina e Farmacia dell'Università di Bari con i finanziamenti pubblici (1 milione e 130mila euro, di cui 790mila erogati dalla Regione).

La ricerca apre le porte alla comprensione delle cause scatenanti della neuromielite ottica, consentendo di distinguerla dalla sclerosi multipla individuando il ruolo dell'Acquaporina 4, una proteina che veicola l'acqua e che viene attaccata dagli anticorpi dei pazienti ammalati.

"Con la ricerca dell'anticorpo nel sangue dei pazienti - spiega Maria Svelto (foto), docente di Fisiologia all'Università di Bari e coordinatrice del progetto -si può fare una diagnosi differenziale tra sclerosi multipla e neuromielite e così dai primi sintomi si potrà fare un test del sangue in modo che i pazienti possano seguire una terapia mirata". Nel mondo si ammalano di sclerosi multipla circa 1,3 milioni di persone e in Italia sono 57mila (1 su 1000 abitanti), mentre l'incidenza è di 1800 nuovi casi all'anno. La Neuromielite ottica di Devic è considerata una malattia rara la cui incidenza è di difficile valutazione in quanto la patologia è ancora sotto-riconosciuta.

"La risonanza mondiale della scoperta fatta dall'Università di bari sull'Acquaporina dimostra quanto sia strategicamente valido l'investimento nella ricerca" ha sottolineato la vicepresidente della Regione Puglia, Loredana Capone, presentando ieri "Il segreto dell'Acquaporina", che fa parte della campagna "I Doni della Scienza", ideata dall'Assessorato allo Sviluppo Economico per valorizzare la ricerca e rendere noti a tutti i pugliesi i risultati ottenuti dai progetti sviluppati con risorse pubbliche. " E' una politica che la Regione ha fatto propria- evidenzia la Capone dedicando a questo settore più di 1 miliardo e 700milioni della nuova programmazione. La Puglia che nel 2005 dava un contributo insignificante al panorama della ricerca mondiale - ha aggiunto l'assessore - oggi moltiplica i casi di eccellenza ritagliandosi un ruolo sempre più da protagonista sulla scena internazionale". [...]

Da "la Repubblica Bari" del 10 febbraio 2010 (pag. II)       -          
 
Riferimenti (ALT+"D")
Data Pubblicazione sul portale: 10 Febbraio 2010
Fonte: La Repubblica Bari
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Rassegna Stampa, Politiche per lo Sviluppo
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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