"La risonanza mondiale di questa scoperta dimostra quanto sia strategicamente valido l'investimento nella ricerca". Il vicepresidente della Regione e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone,
ha commentato così la scoperta dell'acquaporina, cioè il meccanismo
che scatena una malattia rara, la neuromielite ottica, affine alla sclerosi multipla. Una scoperta apripista dell'Università di Bari, esplosa nel mondo
scientifico internazionale attraverso la pubblicazione sulle maggiori riviste di chimica, biologia e medicina del mondo.
Si tratta, ha aggiunto, "di una politica che la Regione ha fatto propria dedicando a più di un miliardo e 700milioni della nuova programmazione. La Puglia che nel 2005 dava un contributo insignificante alla ricerca mondiale, oggi moltiplica i casi di eccellenza ritagliandosi un ruolo da protagonista". Questa ricerca è considerata di particolare rilievo scientifico perchè apre le porte alla comprensione delle cause anche di altre patologie autoimmuni del sistema nervoso centrale e crea le premesse per la preparazione del farmaco per la cura. Da "EPolis Bari" del 10 febbraio 2010 (pag. XX) - |