Le imprese del farmaco danno lavoro in tutta Italia 70mila addetti. Ma in Puglia gli occupati sono appena 700. Parte da un punto di debolezza la scommessa sul progresso e sull'incremento dei posti di lavoro che consacra l'alleanza fra Università e Confindustria.
Il preside della facoltà di farmacia, Roberto Perrone, e il presidente regionale degli industriali, Nicola De Bartolomeo, stanno preparando un progetto per la costituzione del distretto del farmaco.
Ieri al Campus ne hanno discusso professori, ricercatori e operatori del settore. E' pronta a sostenere l'iniziativa la vicepresidente della giunta regionale e assessore allo sviluppo economico Loredana Capone: "I programmi che mettono insieme intelligenze e tecnologie si confermano vincenti. Il tessuto produttivo che si sviluppa intorno alle università è di solito molto vivace. Il distretto produttivo è uno strumento in grado di attrarre investimenti".
La prima giornata pugliese del farmaco e dei prodotti per la salute traccia un nuovo percorso per la facoltà di Farmacia. "E' la prima volta -commenta il preside Perrone - che il mondo del farmaco e dei prodotti per la salute da una parte e quello delle imprese dall'altra scelgono di andare oltre il dialogo e di interagire per un arricchimento reciproco e per stimolare l'occupazione in un ambito innovativo e dall'elevato contenuto tecnologico".

Il distretto porterà dunque valore aggiunto.Dovrà operare come una piattaforma agendo su tre leve: formazione, internazionalizzazione e innovazione. Sarà necessario costruire una rete di servizi, relazioni tra imprese e enti di ricerca con l'obiettivo di portare in Puglia investimenti produttivi esterni.
Una sfida che muove dalla convinzione che l'industria del farmaco sia un settore strategicamente importante per l'alto tasso tecnologico dei prodotti, i cospicui investimenti nella ricerca, il forte impatto occupazionale, soprattutto in termini di offerta di lavoro specialistico.
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