Da ieri, 26 gennaio 2010, i tassi di interesse praticati dalle banche che lavorano con i bandi della Regione Puglia sono visibili in tempo reale sul portale dell'Assessorato allo Sviluppo Economico www.sistema.puglia.it. Così informa una nota, la Regione dà vita ad un'esperienza inedita in Italia. Lo fa per sollecitare le banche a non chiudere i rubinetti del credito ma allo stesso tempo le induce a concederlo alle giuste condizioni.

Il sito internet dell'Assessorato permette, quindi, di svelare uno dei piu' protetti segreti bancari: i tassi d'interesse. Sono in pratica, i tassi applicati al bando "Aiuti per programmi di investimento di micro e piccole imprese" definito per brevità "Titolo II". L'avviso, che fino ad oggi ha ricevuto oltre 700 richieste per quasi 130 milioni di investimenti è partito il 24 aprile scorso e i primi prestiti sono arrivati a luglio.
Da allora i tassi applicati dalle banche spaziano da un minimo dell'1,26% fissato dalla Banca di Credito cooperativo di Canosa e Laconia nel mese di dicembre, ad un massimo del 7,78% della Banca Popolare Pugliese per un finanziamento chiesto ad ottobre 2009.
In generale, secondo l'Assessorato, si aggiudicano il primato dei tassi più cari la Popolare Pugliese e la Banca Monte dei Paschi di Siena. Ma sono anche, è il caso di dirlo, proprio questi due istituti bancari più attivi nel concedere prestiti.
Viceversa lì dove spicca il dato più basso come nel caso della Banca di Credito Cooperativo di Canosa e Laconia (1,26%) e della Bancapulia (2,48%) i mutui concessi sono soltanto uno per ciascun istituto.

Migliori le performance della Banca di Credito Cooperativo di Bari e della Banca Unicredit che riescono ad applicare tassi minimi e allo stesso tempo concedere un considerevole numero di mutui.

Lo scarto di 6,52 punti percentuali tra gli interessi più bassi e quelli più alti, conclude la nota della Regione, fa riflettere, ma tra un eccesso e l'altro il tasso medio si mantiene sul 5%.

Novità anche per le aziende che hanno bisogno di garanzie per poter ottenere un mutuo. Sono otto i Consorzi Fidi che si sono aggiudicati le risorse della manovra anticrisi per la costituzione di fondi di garanzia.
Il bando mette a disposizione 50 milioni di aiuti pubblici, capaci di mobilitare prestiti bancari al sistema delle imprese per 1 miliardo di euro. Destinatarie di questa agevolazione oltre 33 mila imprese socie dei Confidi.
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