Centocinquanta milioni di euro in arrivo per la ricerca industriale. La Regione Puglia esulta per la decisione del Ministero dell' Istruzione di sbloccare i fondi per la ricerca del Programma operativo nazionale (Pon).
L' invito a presentare i progetti di ricerca, si rivolge alle imprese che esercitano attività industriale per la produzione di beni e servizi, attività di trasporto, imprese artigiane di produzione, centri di ricerca, consorzi e società consortili, parchi scientifici e tecnologici. I progetti devono prevedere lo sviluppo di attività di ricerca industriale e di formazione di ricercatori e tecnici in vari settori, dalle tecnologie Ict ai materiali avanzati, dalle energie e risparmio energetico all' aerospazio e aeronautica, beni culturali, ambiente e sicurezza. In realtà il fondo per la ricerca in Puglia prevede un complessivo finanziamento da 405 milioni di euro: ai 150 vanno infatti aggiunte altre tre tranche. Di queste, 225 milioni serviranno a sostenere le aziende dei quattro distretti tecnologici pugliesi: l'hitech, la meccatronica, l' agroalimentare e l' energia. A questi vanno poi aggiunti ulteriori due fondi da 10 e 20 milioni, per il rafforzamento delle strutture. «La Puglia ha puntato sulla ricerca, ritenendola un obiettivo davvero prioritario - spiega la vicepresidente della giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Loredana Capone - e nel nuovo ciclo di programmazione regionale 2007-2013 abbiamo investito un miliardo e 762 milioni di euro in ricerca e innovazione, 581 milioni dei quali destinati alla promozione, valorizzazione e diffusione della ricerca e dell' innovazione per la competitività». Inoltre è stato inserito un bando ad hoc da 48 milioni anche nella manovra anticrisie- prosegue la Capone - «sul bando abbiamo voluto una dotazione più alta delle altre regioni perché crediamo che le nostre aziende, come ampiamente dimostrato, possano presentare progetti di ricerca di altissima qualità e l' uscita del primo avviso del Pon è un successo strategico della Puglia». All' appello, però, manca ancora un miliardo di euro. È quello che la Puglia attende dall' attuazione del Pon sulla competitività. A decidere dei fondi è il Ministero dello Sviluppo economico, che al momento non pare intenzionato a sbloccarli. «Facciamo costantemente pressione - spiegano dall' assessorato - ma sembra esserci una strategia per affamare le imprese del Sud». Articolo tratto da: La Repubblica Bari di martedi 19 gennaio 2010 - |