Primo bilancio positivo per "SOS Impresa Italia"

Immagine associata al documento: Primo bilancio positivo per "SOS Impresa Italia" Circa 6mila piccole imprese italiane a rischio chiusura quest'anno potranno continuare normalmente la propria attività grazie a nuovi finanziamenti o alla riarticolazione dell'indebitamento. Inoltre, negli ultimi quattro mesi del 2009, altre 10mila piccole imprese italiane sono state assistite nella regolarizzazione e nel rispetto dei pagamenti.

E' il primo bilancio del progetto SOS Impresa Italia, nato lo scorso settembre dalla collaborazione tra UniCredit, Confcommercio, Confartigianato, Cna e Casartigiani. I dati sono stati illustrati da Alessandro Profumo, amministratore delegato di UniCredit Group, e da Gabriele Piccini, responsabile Retail Italy Network del gruppo, nel corso del "Tavolo di dialogo" regionale che si è svolto a Torino.

Alla prima parte della discussione sono intervenuti Luigi Taranto, direttore generale di Confcommercio; Cesare Fumagalli, segretario generale di Confartigianato; Sergio Silvestrini, segretario generale CNA; Leopoldo Facciotti, vicesegretario generale di Casartigiani. Si è discusso dei problemi delle piccole imprese in questa fase congiunturale, emerse nell'ambito degli oltre 25 "tavoli di dialogo" regionali già attivati nel corso del 2009: sulla base di un questionario rivolto da UniCredit a un campione di oltre 6mila intervistati, l'allungamento dei tempi di pagamento dei clienti, il calo delle vendite e l'aumento del costo delle materie prime sono i principali problemi dei piccoli imprenditori, che si sono trovati costretti a congelare i propri investimenti e ad allungare i tempi di pagamento.

"Per consolidare la ripresa, che è ancora debole, occorre - ha sottolineato Taranto - fare un lavoro di ampio respiro perché tornare alla fase pre crisi non sarà facile. Per dare un po' di fiato alla ripresa del Paese, dato per scontato che è necessario ridurre la pressione fiscale e aumentare la produttività, è necessaria anche qualche grande scelta strategica in modo da costruire indirizzi fondamentali e condivisi".
Sottolineando che tra gli indirizzi da seguire c'è una maggiore attenzione all'efficienza energetica, alle energie rinnovabili e al turismo, Taranto ha concluso: "le scelte strategiche necessitano anche una maggiore attenzione finalizzata a potenziare la domanda interna e l'economia dei servizi che contribuisce per oltre il 40% al Pil e all'occupazione. E' necessario costruire una politica per le piccole e medie imprese che non vanno pensate come riserve indiane ma aiutate a crescere e competere".       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 15 Gennaio 2010
Fonte: Confcommercio
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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