La strategia UE-2020 deve essere maggiormente concentrata sulla qualità e l'attuazione delle regolamentazioni se deve svolgere con successo il suo ruolo nel programma politico europeo a lungo termine. È questo il contenuto della risposta dell'UEAPMI (Associazione europea dell'artigianato e delle piccole e medie imprese) alla consultazione lanciata a fine novembre 2009 dalla Commissione su quest'argomento.

L'UEAPMI insiste innnanzitutto sulla necessità assoluta di introdurre, nella strategia UE-2020, la qualità dei sistemi di regolamentazione e la loro capacità di far rispettare le legislazioni europee, tra cui una migliore integrazione del principio "Think Small First" nel testo. Inoltre, raccomanda l'aggiunta di una nuova priorità che consiste nell'avere un settore pubblico più efficace e più accessibile. Infine informa che questa nuova strategia potrà funzionare soltanto se gli Stati membri la fanno propria, anche perché non è sempre stato così in passato, e sempre che le parti interessate a tutti i livelli si impegnino interamente a organizzare queste nuove politiche.
Secondo un comunicato, il segretario generale dell'UEAPMI, Andrea Benassi, lancia anche un appello alla Commissione Europea affinché svolga un ruolo molto importante di custode in vista di garantire che la legislazione europea sia stata trasposta bene nelle legislazioni nazionali degli Stati membri. Inoltre, la strategia UE-2020 dovrebbe comprendere un impegno chiaro per la messa in pratica dei principi della "Better Regulation Initiative" e dello "Small Business Act".
Altro aspetto determinante, il ruolo del settore pubblico che è completamente dimenticato nei testi europei. È per questo che, ritiene Benassi, la sua efficacia e la sua capacità d'innovazione devono essere rafforzate.       - [Scarica  .pdf  - 229 Kb][Apri   .pdf ]