Per sei italiani su dieci le tasse sono troppo alte

  Sei italiani su dieci (precisamente il 59,2%) ritiene che il peso delle tasse in Italia sia troppo elevato. Un'opinione diffusa soprattutto tra le famiglie, in particolare quelle con un alto numero di componenti e residenti nelle regioni del Nord Italia. E' il dato più rilevante che emerge da un'indagine sulla pressione fiscale percepita dagli italiani, commissionata da Confcommercio e realizzata da Format s.r.l.

Secondo lo studio, presentato nell'ambito dell'incontro tra il viceministro dell'Economia, Vincenzo Visco, ed il Consiglio Generale di Confcommercio, il peso eccessivo della pressione fiscale dipende soprattutto dalla cattiva gestione e dallo spreco di risorse da parte della Pubblica amministrazione (si sono espressi in questo modo quasi il 90% degli italiani). Seguono l'evasione fiscale (83,5%), la spesa pubblica troppo alta (75,2%), l'elevato debito pubblico (73,1%). Il 74,1% ritiene che l'ultima Finanziaria abbia aumentato il peso della pressione fiscale e contributiva, mentre il peso del maggior prelievo è attribuibile in primo luogo allo Stato (75,4% delle risposte), in secondo luogo agli enti locali (40,1%) ed infine agli enti previdenziali (20,3%).

Quanto alla parte di reddito che viene impiegata per pagare tasse e contributi, la maggior parte (il 32,1%) indica una quota tra il 31 ed il 40%, mentre circa un quinto del campione parla di 41-50% e per il 21,7% è del 21-30%. I tributi che incidono maggiormente sul reddito degli italiani sono risultati, in ordine di importanza, l'Irpef, i contributi previdenziali, l'Ici, l'Iva, le tasse sullo smaltimento dei rifiuti. I prelievi ritenuti più ingiusti in assoluto sono l'Ici, l'Iva, l'imposta sullo smaltimento dei rifiuti, e le imposte di fabbricazione. L'Ici è ritenuto ingiusto dal 57,3% degli italiani, l'Iva dal 43,1%, le imposte di fabbricazione dal 32,4% e le imposte sullo smaltimento dei rifiuti sono dal 30,3% degli italiani.

Per quanto riguarda, infine, la qualità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione in rapporto al prelievo fiscale e contributivo, i servizi meno efficienti sono risultati la giustizia (appena il 7,1% giudica la qualità del servizio buona o ottima), gli uffici amministrativi dello Stato (10,3%) e la previdenza (13,2%). I servizi giudicati meno inefficienti sono risultati la scuola (il 29,5% degli italiani giudicano il servizio buono o ottimo), la sanità (26,3% e l'ordine pubblico (24%).       -          
 
Data Pubblicazione sul portale: 23 Maggio 2007
Fonte: Confcommercio
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Redazione: Redazione Sistema Puglia
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