Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese della Regione Puglia

> > > Se non vedi correttamente la pagina segui questo Link

Sistema Puglia - Il portale per lo sviluppo e la promozione del territorio e delle imprese - Regione Puglia - Assessorato allo Sviluppo Economico

Newsletter Sistema Puglia Num. 107 di Gennaio 2009

"Made in": nuove norme nel d.l. salva-infrazioni

Immagine associata al documento: Maggiori garanzie a tutela dei prodotti interamente italiani e rafforzamento della lotta alle contraffazioni attraverso l'inasprimento delle misure per combattere le violazioni. E' quanto emerge dalle nuove norme a difesa del "Made in" inserite nel Decreto Legge salva infrazioni n.135/09, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 25 settembre.
Il provvedimento risolve un problema che, a livello comunitario, era stato creato con l'approvazione dell'articolo 17, comma 4, della legge 23 luglio 2009, n. 99.
Con questa norma si era introdotto l'obbligo di indicare con evidenza l'eventuale provenienza estera dei prodotti commercializzati con marchi di aziende italiane. Norma da molti giudicata autolesionistica, perché imponeva obblighi solo per le aziende italiane.
Ma, da un punto di vista comunitario, illegittima perché qualsiasi regola obbligatoria relativa alla commercializzazione o alla presentazione dei prodotti va previamente notificata dalla Commissione europea, che la deve autorizzare dopo avere verificato che essa non introduca, anche indirettamente, un ostacolo agli scambi.

Con il decreto salva-infrazioni, questo problema viene risolto e si assicura anche un'efficace valorizzazione del prodotto interamente italiano. Finora, è stato possibile introdurre sul mercato merci presentate ai consumatori come interamente prodotte in Italia (attraverso indicazione di vendita varie, quali "100% Made in Italy", "100% prodotto italiano" o simili) in assenza di una regolamentazione della materia e spesso facendo leva sulle sole condizioni che, ai sensi della normativa doganale, consentono l'apposizione dell'indicazione "Made in Italy" che non garantiscono che tutte le fasi del processo produttivo siano effettivamente compiute, per intero, sul territorio italiano.
D'ora in poi, stabilisce la legge, s'intenderà "realizzato interamente in Italia il prodotto o la merce, classificabile come made in Italy ai sensi della normativa vigente, e per il quale il disegno, la progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti esclusivamente sul territorio italiano".
L'apposizione del marchio "Made in Italy" sarà facoltativa ma chi vorrà avvalersene dovrà rispettare le condizioni stabilite dalle norme. La "fallace indicazione" attuata con l'uso del marchio potrà infatti essere sanzionata sia amministrativamente ma anche con pesanti multe pecuniarie (da 10mila a 250mila euro). Ed è sempre disposta la confisca amministrativa del prodotto o della merce.
Si tratta, spiega il ministro Ronchi, di "una posizione chiara in difesa della qualità della produzione italiana e un punto di svolta nella tutela del made in ltaly".

          
Sito di riferimento: www.politichecomunitarie.it
Riferimenti (ALT+"D")
   
Normativa e Regolamenti:   Decreto Legge 25 settembre 2009 n. 135 [Scarica  .pdf  - 81 Kb]
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 01 Ottobre 2009
Fonte: Dipartimento per le Politiche Comunitarie
Aree Tematiche: Sistema Puglia
Redazione: Redazione Sistema Puglia
Letto: 95 volte