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Capone e Losappio sugli interventi per il Tac Salento

"La Regione Puglia intende fornire soluzioni concrete e dare risposte adeguate al comparto Tac del Salento, alle imprese e ai lavoratori in stato di agitazione".
Lo hanno affermato in una conferenza stampa congiunta la vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia Loredana Capone e l'Assessore Regionale al Lavoro Michele Losappio.
"Noi - ha proseguito Losappio - abbiamo già finanziato interventi per gli ammortizzatori sociali. Accanto a questa iniziativa, abbiamo sottoscritto ad aprile 2008 un Accordo di Programma tra Governo, Regione Puglia, Provincia di Lecce, Comune di Casarano, l'Agenzia per l'attrazione degli investimenti e Confindustria finalizzato a fronteggiare la crisi nel comparto calzaturiero nel Sud Salento".
Questi ulteriori finanziamenti, ha proseguito Losappio "non serviranno a risanare eventuali debiti degli imprenditori interessati, ma a progetti di ammodernamento, riconversione e innovazione del settore".
Con quell'Accordo di Programma le parti si sono impegnate a costruire un percorso di individuazione, valutazione e attuazione di iniziative produttive di medio-lungo periodo, capaci di determinare un ripiego il più possibile completo dei lavoratori provenienti dalle imprese in crisi, con prioritario riguardo a quelli del cluster Filanto e a quelli provenienti da situazioni analoghe come l'azienda Adelchi.
"Come Regione Puglia - ha commentato l'Assessore Capone - riteniamo che sia urgente fare il punto sul vigente assetto convenzionale, al fine di verificarne l'adeguatezza, in termini di strumenti e di riserve finanziarie, alla nuova dinamica della crisi. Per questo nelle prossime ore il Presidente Vendola scriverà al Ministro Scajola per chiedere la convocazione del Collegio di Vigilanza composto dai Ministeri interessati, dal Presidente della Regione Puglia, dal Presidente della Provincia di Lecce".
Le risorse previste indicativamente sono pari a 40 milioni di euro. Tale cifra è stata individuata sulla base degli investimenti previsti dalle imprese private, pari, all'epoca dell'accordo a circa 173,5 milioni di euro. Il Governo e la Regione si sono impegnati a garantire, rispettivamente, una partecipazione non superiore al 50% dell'ammontare complessivo dei finanziamenti previsti, pari, dunque a 20 milioni di euro per ciascuna amministrazione.
"La Regione - ha concluso la Capone - è pronta a rifinanziare ulteriormente l'accordo purché in presenza di piani industriali finalizzati da un lato a determinare un reimpiego dei lavoratori, e dall'altro a rilanciare l'industria".