Nel 2009 nelle Pmi c'è posto per 94.670 dipendenti. Ma il 32,5% è introvabile.
Confartigianato lancia l'emergenza manodopera: mancano all'appello falegnami, idraulici, sarti, fornai. Ma anche informatici e addetti alla robotica.
Nonostante la crisi, l'artigianato e le piccole imprese si confermano serbatoio di occupazione stabile e qualificata.
Lo dimostrano i dati dell'Ufficio studi di Confartigianato secondo i quali le opportunità di lavoro non mancano: tanto che, nel 2009, il fabbisogno occupazionale dichiarato dalle piccole aziende è di 94.670 persone.
Ma il 32,5% di questi potenziali nuovi dipendenti, ben 30.750 persone, risulta introvabile.
Confartigianato lancia l'emergenza manodopera nelle piccole imprese con una classifica delle figure professionali di cui gli imprenditori lamentano le maggiori difficoltà di reperimento.
Ai primi posti per il numero più elevato di professionalità richieste e non disponibili vi sono falegnami ed operatori specializzati nella lavorazione del legno: servono 2.690 persone, ne mancano 1.390, pari al 51,7% del fabbisogno totale.
Data Pubblicazione sul portale: 26 Agosto 2009 Fonte: Confederazione generale italiana dell'artigianato
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