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Firmato accordo di settore tra Mse e la Federazione italiana industriali tessili vari e cappello

 Nel 2008 le esportazioni di prodotti dell'industria tessile, vari e cappello hanno subito una flessione in media del 20%. Per questo è stato firmato dal Vice Ministro dello Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero, Adolfo Urso e dal Presidente della Federazione Tessili Vari e Cappello Giuseppe Polli un accordo quadro che punta principalmente all'incremento della competitività internazionale dell'offerta italiana di beni e servizi del settore e che garantirà il sostegno ai progetti di promozione all'esportazione.

Il Vice Ministro Urso ha sottolineato l'importanza fondamentale del radicamento sui mercati extra-europei: "il contributo pubblico deve essere indirizzato a garantire penetrazione e continuità di presenza sui mercati per imprimere l'identità made in Italy della nostra produzione tra i clienti e i consumatori. Con questa intesa metteremo in campo attività di stimolo alla collaborazione produttiva, distributiva e tecnica nei mercati a più elevato potenziale ed azioni promozionali rivolte ai consumatori esteri. Attraverso questa iniziativa - ha continuato Urso - puntiamo a consolidare la presenza delle nostre produzioni sui mercati europei ed aprire nuove rotte del nostro export". Per garantire la realizzazione di questi obiettivi il Ministero si impegna a cofinanziare, attraverso l'Ice, il 50% delle iniziative e dei programmi di intervento.

In questa prima annualità il Ministero dello Sviluppo Economico investirà per integrare sia i programmi della manifestazione di eccellenza Moda In-Milano Unica, promossa dalla Federazione, sia Progetti mirati, come la comunicazione on line dei Dettagli Moda e dell'Interior Design Tessile, e il Premio Fashion Details Award, che verrà consegnato il prossimo 8 settembre a tre studenti per l'uso magistrale e innovativo del dettaglio e delle applicazioni moda.

Secondo il Presidente Polli "con l'Accordo e le azioni previste dall'Intesa Operativa in essere si promuovono prodotti del settore che sono il fiore all'occhiello della creatività italiana perché coniugano industria e sapere manifatturiero. Ma, purtroppo, queste aziende di media - piccola dimensione stanno passando dentro una doppia crisi, quella creata della globalizzazione e quello della diminuzione internazionale della domanda a causa della recessione. Non hanno ossigeno e servirebbero contributi diretti sui costi basic per esporre nelle manifestazioni fieristiche. Se non si trovano sbocchi, la filiera si spezza, si spegne alla fonte il lusso, che non avrà più semilavorati di pregio."

La Federazione Tessili Vari e Cappello rappresenta comparti di nicchia altamente specializzati come ricami e pizzi , nastri e passamanerie, tessuto per tendaggio e arredamento, i tessuti tecnici e cappello. La filiera conta complessivamente 550 imprese, 15.400 addetti, 1.375 milioni di euro di fatturato, 462 milioni di euro di esportazioni, con un saldo commerciale positivo di 100.000.000 di euro. I vari comparti presentano andamenti differenziati; alcuni sono tradizionalmente vocati all'export come il settore cappello con una esportazione pari al 69% circa della produzione e il tendaggio con una media export pari al 44% circa del fatturato complessivo. Le esportazioni si dirigono principalmente (70% in media) verso i paesi dell'Unione Europea, Germania in testa, seguita dalla Francia, Spagna e Regno Unito. Tra i principali paesi extra-europei si segnalano gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e il Medio Oriente, Russia e Cina.