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Pubblicata nuova guida BEI agli investimenti nel Mediterraneo

La Banca europea per gli investimenti, la rete di sostegno alle imprese ANIMA Investment Network e la Commissione Europea hanno pubblicato un insieme di testimonianze di imprenditori delle due sponde del Mediterraneo per dimostrare che "la cooperazione nella zona è già una realtà economica, sociale e umana". Questa affermazione contrasta tuttavia un po' con le difficoltà politiche che frenano l'andamento ideale di questo dialogo tra l'UE e i paesi che costeggiano il Mediterraneo.
L'opuscolo è stato presentato oggi, 7 luglio, ai ministri dell'economia e delle finanze dello spazio euromediterraneo. La pubblicazione "Riuscire nel Mediterraneo" presenta progetti che hanno portato a "successi" e il suo obiettivo è "dimostrare i vantaggi reciproci del processo d'integrazione avviato nel 1995 a Barcellona", indicano i suoi autori. La BEI e la Commissione europea sottolineano che "in questo periodo di insicurezza economica, la cooperazione tra l'Europa e il Mediterraneo è più importante che mai.
Il mercato euro-mediterraneo, con i suoi 750 milioni di abitanti, potrebbe aiutare le due sponde del bacino ad affrontare la concorrenza di altre zone del mondo, ma, per questo, si devono incoraggiare gli scambi commerciali e gli investimenti". "MedAlliance", consorzio di agenzie di promozione degli investimenti, di organismi professionali e di camere di commercio europee e mediterranee, ha individuato diversi settori che potrebbero interessare tanto grandi imprese, quanto imprese piccole e medie che vogliano investire nella zona. I settori interessanti sarebbero quelli della distribuzione, della logistica, dell'edilizia [comprese le abitazioni private], dello sviluppo urbano e dei servizi connessi in materia di energia e di ambiente.

In allegato la versione in inglese.    [Scarica  .pdf  - 5.49 Mb]