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Verso un approccio integrato per la politica industriale UE

I ministri europei incaricati della competitività hanno approvato, giovedì 28 maggio, conclusioni relative ad una politica industriale integrata nell'Unione europea in un contesto segnato dalla crisi economica e finanziaria, perorando il mantenimento di una base industriale forte in Europa attraverso la definizione di un quadro di riferimento stabile e prevedibile per la produzione, la semplificazione delle regolamentazioni e l'aumento degli investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo.

Sottolineando la responsabilità prima dell'industria in caso di ristrutturazione, il Consiglio competitività decide della necessità di facilitare le ristrutturazioni pur incoraggiando l'industria a condurre queste "in modo socialmente responsabile". I ministri sostengono l'intenzione della Commissione di lanciare una strategia integrata imperniata sulle materie prime e gli chiedono di agire sui punti seguenti:
lo stabilimento prima della fine del 2009 di un elenco delle materie non energetiche essenziali, il miglioramento delle condizioni d'estrazione delle materie prime nell'UE, il rafforzamento dell'utilizzazione razionale delle risorse.

Le conclusioni approvate contengono disposizioni che riguardano specificamente l'industria chimica [ad es: attuazione del regolamento "REACH" sui prodotti chimici], l'industria elettrica ed elettronica e l'industria automobilistica [ad es: gravità della situazione economica attuale, iniziativa CARS 21].

Infine, il Consiglio competitività ribadisce la sua opposizione a qualsiasi forma di protezionismo. Perora per regole del gioco eque ed il ritorno a condizioni normali di credito a destinazione delle imprese.