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Newsletter Sistema Puglia Num. 87 di Aprile 2009

Zone svantaggiate: uniformare i criteri per semplificare e rendere più mirati gli aiuti

 La Commissione europea, con l'aiuto di esperti scientifici, ha individuato otto parametri pedoclimatici (cioè relativi al suolo e al clima) che formeranno la base per una classificazione chiara e oggettiva delle zone svantaggiate. Nell'insieme dell'UE si conta oltre un centinaio di criteri nazionali, molto diversi tra loro, utilizzati per valutare se una zona abbia diritto a beneficiare dell'indennità "zone svantaggiate". Questa varietà è stata additata dalla Corte dei conti come potenziale fonte di discriminazione. La Commissione europea ha dunque adottato una comunicazione che apre la strada ad una nuova classificazione delle zone agricole caratterizzate da svantaggi naturali. Tuttavia, prima di presentare una proposta legislativa, la Commissione ha bisogno di ulteriori dati per valutarne la fattibilità. Gli Stati membri sono perciò invitati a realizzare simulazioni, sulla base di dati nazionali, per testare l'applicabilità di questi parametri.
Il mantenimento di un'attività agricola sostenibile nelle zone in cui la coltivazione della terra è resa particolarmente difficile dalle condizioni del suolo e del clima appare essenziale per la conservazione del paesaggio, degli habitat naturali e della biodiversità, la prevenzione degli incendi boschivi e una migliore gestione del suolo e delle risorse idriche.
Le sovvenzioni dell'UE finalizzate al mantenimento dell'agricoltura in queste aree dovrebbero essere riservate alle zone caratterizzate da svantaggi naturali considerevoli e particolarmente pregiudizievoli per l'agricoltura. Anche le modalità di assegnazione delle indennità alle aziende agricole dovrebbero essere mirate laddove è maggiore il rischio di abbandono della terra.
La Commissione ha tenuto più di cento riunioni con gli Stati membri e ha ricevuto 121 contributi in seguito a una consultazione pubblica indetta il 22 maggio 2008. I risultati di questo lavoro sono sintetizzati nella valutazione d'impatto che accompagna la comunicazione.
La comunicazione adottata coinvolge ulteriormente le istituzioni dell'UE, le regioni e i gruppi interessati all'uso agricolo del suolo nell'analisi che dovrebbe sfociare in una nuova delimitazione delle zone svantaggiate.
La revisione non interessa le zone montane (già classificate in base a criteri oggettivi comuni), né le zone caratterizzate da svantaggi specifici (come le isole e le fasce costiere) che sono classificate in base allo specifico svantaggio che le distingue.
Le autorità nazionali devono trasmettere alla Commissione i risultati delle simulazioni entro il 21 ottobre 2009. Il nuovo sistema di classificazione dovrebbe diventare operativo nel 2014.           
Sito di riferimento: http://ec.europa.eu/agriculture/rurdev/lfa/index_en.htm
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 27 Aprile 2009
Fonte: www.europaregioni.it
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Sistema Puglia
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