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Newsletter Sistema Puglia Num. 81 di Gennaio 2009

Il Parlamento Europeo incoraggia la mobilità dei ricercatori europei

Immagine associata al documento: Gli eurodeputati vogliono promuovere una più grande mobilità e migliori carriere per i ricercatori nell'Unione europea. L'Unione europea e gli Stati membri hanno assunto l'impegno di dedicare il 3% del loro bilancio alla ricerca e formare circa 600.000 ricercatori di più entro il 2010. Adottando la relazione di iniziativa dell'italiana Pia Elda Locatelli [PSE], con 512 voti a favore, 16 contro e 14 astensioni, i deputati hanno chiesto di sostenere la proposta della Commissione relativa ad un partenariato europeo per i ricercatori per giungere alla realizzazione di uno spazio europeo di ricerca [ERA].
I deputati hanno ritenuto che la promozione della mobilità dei ricercatori e gli scambi tra gli scienziati in Europa richieda migliori condizioni di lavoro ed opportunità di carriera per i ricercatori in Europa. Di conseguenza, gli Stati membri dovrebbero innanzitutto prevedere di introdurre la mobilità delle sovvenzioni accordate ai ricercatori per indurre i ricercatori a condurre le loro ricerche in altri Stati membri. I deputati considerano che una migliore mobilità potrebbe essere raggiunta grazie all'instaurazione di un sistema "di assegni - ricerca". Il Parlamento raccomanda d'altra parte misure in attesa di migliorare le formazioni e l'esperienza dei ricercatori europei. Insiste, in particolare, sulla necessità di migliorare le prospettive di carriera dei giovani ricercatori, ad esempio aumentando i crediti, fondendo l'avanzamento di carriera su altri criteri che l'anzianità [ad esempio: capacità d'innovazione, tirocini in impresa], incoraggiando la formazione interdisciplinare. La Commissione e gli Stati membri sono anche invitati a studiare la possibilità di creare un fondo di pensione europeo dei ricercatori, senza considerazione della durata del contratto di ricerca.
I parlamentari propongono, inoltre, l'instaurazione di uno statuto uniforme per chi attua un dottorato di ricerca nel quadro del diritto del lavoro degli Stati membri. Infine, i deputati raccomandano alcune misure-faro destinate ad aumentare il numero di ricercatori e la qualità della ricerca in Europa: la creazione di visti specifici per i ricercatori, l'attuazione di un modello di carriera unica per l'UE, la creazione di un sistema che raccoglie le offerte di lavoro ed i contratti di ricerca, la facilitazione del ritorno nell'istituto d'origine aumentando le retribuzioni o attribuendo vantaggi supplementari.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 17 Marzo 2009
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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