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Newsletter Sistema Puglia Num. 80 di Gennaio 2009

Il Parlamento Europeo si pronuncia sullo Small Business Act

Immagine associata al documento: Il Parlamento Europeo vota oggi sulla relazione d'iniziativa di Edit Herczog relativa allo "Small Business Act" [SBA], il piano d'azione comunitario che comprende un centinaio di misure da adottare ai livelli europeo e nazionale per stimolare la crescita delle piccole e medie imprese europee.
Se da un lato sostiene "pienamente" lo SBA, "deplora" tuttavia dall'altro che questo piano d'azione non costituisca uno strumento giuridicamente vincolante. L'elemento "veramente innovatore" di quest'iniziativa risiede nell'intenzione di "collocare il principio del "Think Small First" al centro delle politiche comunitarie", ritiene il PE, invitando la Commissione Europea e il Consiglio a rendere obbligatoria la presa in considerazione di questo principio "sotto una forma che resta da determinare". E perora, sul modello delle organizzazioni europee di PMI, "un meccanismo di controllo" volto a sorvegliare l'attuazione delle iniziative già lanciate.
I deputati si pronunciano su alcune misure emblematiche iscritte nello SBA. Si rallegrano della proposta di direttiva che inquadra l'applicazione di aliquote ridotte di imposta sul valore aggiunto ad alcuni servizi a forte intensità di manodopera sulla quale il Consiglio Ecofin tenterà di esprimere un accordo politico questo martedì, e della proposta che introduce uno statuto di società privata europea [SPE] sottoposta al voto della seduta plenaria lo stesso giorno. Questo statuto dovrà concentrarsi sulle PMI "aventi l'intenzione di dedicarsi ad attività transfrontaliere" ed evitare "di essere sviato dalle più grandi società al fine di pregiudicare ed eludere le disposizioni giuridiche degli Stati membri" sulla gestione d'impresa, ritiene il PE.
I deputati si rallegrano per le nuove disposizioni europee sull'estensione dell'esenzione da notifica per gli aiuti di Stato concessi alle PMI. Ricordando che un quarto delle disfunzioni di PMI è dovuto ai ritardi di pagamento, chiedono che la proposta imminente della Commissione volta a modificare la direttiva specifica (2000/35/CE) introduca un termine di pagamento armonizzato e abbreviato per le PMI. È altresì necessaria, secondo i deputati, l'introduzione di una data d'entrata in vigore identica della legislazione europea riguardante le imprese e "un sistema unificato di creazione di imprese" la cui durata sarebbe inferiore a due giorni.

Circa l'accesso ai finanziamenti, in questo periodo di crisi finanziaria ed economica, la relazione esorta a "uno sforzo congiunto" degli istituti finanziari, della Commissione e degli Stati membri per "garantire l'accesso delle PMI ai finanziamenti ed offrir loro la possibilità di consolidare il loro capitale reinvestendo i loro utili nella loro società". Il PE si rallegra della decisione del Consiglio europeo di aumentare di 30 miliardi di euro i crediti disponibili della Banca europea per gli investimenti per le garanzie e strumenti finanziari destinati alle PMI e del lancio recente dell'azione comune JASMINE sul micro-credito. Il ricorso ai mercati del capitale a rischio e del finanziamento intermedio dovrebbe anch'esso fornire un aiuto prezioso alle imprese in cerca di finanziamenti, ritiene la relazione.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 10 Marzo 2009
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sportello Europa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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