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Newsletter Sistema Puglia Num. 66 di Novembre 2008

Politica di coesione: controlli più efficaci a livello regionale

Immagine associata al documento: A seguito della pubblicazione, il 10 novembre scorso, della relazione annuale della Corte dei conti europea, il Commissario europeo alla politica regionale, Danuta Hübner, ha partecipato, venerdì 14 novembre, a Lisbona, ad una conferenza sull'uso ed il controllo dei fondi strutturali dell'UE.
La relazione della Corte dei conti incoraggia la Commissione a proseguire l'azione volta ad aiutare gli Stati membri a porre rimedio alle lacune nei sistemi di gestione e di controllo dei fondi strutturali. A proposito di alcuni dossier come quello della coesione, ha concluso, che "sui pagamenti, benché a livelli diversi, si osservano sempre errori".
Difendendo a Lisbona il capitolo della coesione, il commissario ha giudicato necessario che "siano effettuati controlli efficaci al livello degli Stati membri, per poter sfruttare interamente il potenziale di coesione dell'UE, cosa che è più che mai necessaria in questo periodo economico difficile". E ha aggiunto che la Commissione aiuta gli Stati membri a ridurre gli errori e lavora con questi per semplificare le norme di finanziamento.

In un comunicato viene precisato che:

1. bisogna ridurre gli errori: la politica di coesione è una politica decentrata, il che significa che, se la Commissione definisce e stabilisce, di comune accordo con gli Stati membri, le priorità per gli investimenti consentiti ai sensi della politica di coesione, è compito degli Stati membri e delle regioni determinare i progetti che beneficeranno di un aiuto finanziario dell'UE. La Commissione si prefigge il compito di impartire orientamenti e di dispensare una formazione a tutti coloro che intervengono nella gestione dei fondi comunitari: le autorità di gestione [che gestiscono i programmi], gli organismi intermedi [che agiscono in nome delle autorità di gestione], i beneficiari intermedi [che realizzano i progetti] e le autorità di controllo. Fra gli errori più frequenti figurano l'aggiudicazione dei contratti d'appalto senza procedura adeguata di gara d'appalto, la presentazione di documenti giustificativi insoddisfacenti per giustificare le spese per i progetti, l'applicazione di tassi di cofinanziamento errati e la presentazione di richieste di pagamento sopravvalutate.
2. bisogna semplificare le norme di finanziamento: i programmi 2007-2013 sono stati già semplificati su alcuni aspetti: in alcuni casi, è consentito rimborsare le spese generali in base ad un tasso forfettario ed è possibile ridurre il periodo durante il quale i beneficiari devono conservare i documenti giustificativi. La Commissione ha proposto anche di modificare le norme relative ai progetti che generano entrate, in modo che non si applichino più ai piccoli progetti.

Si ricorda, infine che gli investimenti effettuati nell'UE-27, nel periodo 2007-2013, raggiungeranno i 347 miliardi di euro, ossia il 35% del bilancio comunitario totale per lo stesso periodo [975 miliardi di euro].           
 
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Data Pubblicazione sul portale: 18 Novembre 2008
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sportello Europa, Sistema Puglia
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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