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Newsletter Sistema Puglia Num. 63 di Ottobre 2008

Crescita UE stagnante nel 2009

Immagine associata al documento: Una settimana prima della presentazione da parte della Commissione europea delle sue previsioni economiche d'autunno, BusinessEurope ne annuncia l'esito. Presentando le sue previsioni, lunedì 27 ottobre, l'associazione europea dei datori di lavoro ha senza sorpresa rivisto considerevolmente al ribasso le cifre della crescita in Europa per l'anno prossimo.
In base ad un'indagine condotta presso le sue federazioni membri, BusinessEurope conta ormai su una crescita del PIL dello 0,4% nell'UE a 27 e dello 0,2% nella zona euro nel 2009 [contro rispettivamente l'1,4% e l'1,2% nel 2008]. La crisi finanziaria e la netta prospettiva di un rallentamento della crescita mondiale hanno condotto a questo deterioramento pronunciato delle attività economiche, spiegano BusinessEurope, che si aspetta anche un rallentamento delle spese d'investimento e ad una netta riduzione delle creazioni di posti di lavoro.
Le intenzioni pubblicate dalle imprese europee in materia di formazione grezza di capitale fisso sono infatti in arretramento dell'1,7% per l'anno prossimo [dell'1,2% nella zona euro]. Una piega delle prospettive d'assunzione nelle imprese interverrà anche nel 2009, in modo che le cifre della disoccupazione debbano ripartire in aumento, all'8,2% nella zona euro [contro il 7,5% nel 2008] ed al 7,8% nell'UE a 27 [contro il 7% nel 2008]. In questo contesto e con il ribasso del prezzo delle materie prime, il tasso d'inflazione dovrebbe tuttavia ridursi, che passa dal 3,4% nel 2008 al 2,4% nel 2009 nella zona euro e dal 3,6% al 2,5% nell'UE a 27. Comparato con il livello eccessivo fino alla metà dell'estate, il deprezzamento attuale dell'euro di fronte al dollaro è buone notizie per le esportazioni, ma la volatilità dei cambi non è tale da riassicurare le imprese. Un certo numero di misure si impongono dunque per BusinessEurope, che fa molte raccomandazioni (rispettare i criteri del Patto di stabilità e di crescita, non creare le condizioni favorevoli al protezionismo, non ridurre le spese in materia di R&De e d'istruzione, migliorare la produttività, perseguire le riforme e la messa in atto dello Small Business Act, ecc.) e chiama ad una riduzione dei tassi d'interessi della zona euro. Dopo la riduzione intervenuta in ottobre, la Banca centrale europea (BCE) ha già lasciato intendere che "ci si poteva aspettare un'altra fra poco", ha sottolineato dinanzi alla stampa Philippe de Buck, il Direttore generale de BusinessEurope, sperando che questo passo si concretizzerà. Tenuto conto del ribasso delle pressioni inflazionistiche, il presidente della BCE, Jean-Claude Trichet da parte sua ha segnalato, ad una conferenza organizzata lo stesso giorno a Madrid, che era "possibile" che il Consiglio dei governatori decida una riduzione dei tassi nella prossima riunione del 6 novembre.           
 
Pubblicato nella pagina: Sistema Puglia - home

Data Pubblicazione sul portale: 29 Ottobre 2008
Fonte: Agence Europe - Bollettino quotidiano dell'Unione Europea
Aree Tematiche: Sistema Puglia, Sportello Europa
Redazione: Redazione Uffici Bruxelles
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